Il brano, scritto da Andrea Gallo e Massimo Tornese, racconta la storia di due amori finiti, che hanno lasciato un segno indelebile nei due protagonisti, i quali continuano nonostante tutto a credere all’amore.
La cornice della storia è Roma, città eterna, e come in un vecchio film, che non passa mai di moda, i protagonisti persi tra un’alba fredda, un taxi e una manciata di ricordi, si ritrovano a raccontarsi le rispettive storie, riscoprendosi in qualche modo simili nella visione dell’amore.
A proposito del brano “Sotto quale cielo“, Daniele Barsotti commenta:
Ho scelto di interpretare questa canzone perché, oltre ad avere una bellissima melodia in cui mi rispecchio molto, il testo comunica un messaggio di speranza a tutte quelle persone che in qualche modo rimangono deluse dalle esperienze della vita, ma nonostante tutto hanno un “credo” fondamentale ben saldo.
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Mi sono ritrovata a cantare questo singolo perché una persona speciale, Daniele Barsotti, ha espresso il desiderio di cantare con me – afferma Simona Atzori. – Credo che nulla sia mai per caso e soprattutto sono convinta che questo brano abbia un suo percorso. Quando le cose nascono da desideri profondi, basati su sentimenti di apprezzamento, stima e fiducia, non possono che trovare una realizzazione.
Il brano “Sotto quale cielo”, accompagnato da un video diretto da Francesco Faralli e girato a Poggibonsi in Toscana, mostra un binomio imprescindibile: “Arte ed Emozioni”.
La parte di pittura e di danza è stata registrata presso l’agriturismo Tenuta Il Tresto, invece quella in cui Simona e Daniele cantano insieme presso Cantine di Badia Recording Studio. Nel video la partecipazione straordinaria del danzatore del Teatro alla Scala di Milano, Salvatore Perdichizzi.
La copertina del singolo è un dipinto di Simona Atzori che è stato realizzato durante le riprese del video:
L’ispirazione per questo dipinto nasce dalle parole nella canzone quando dicono: “Simo, disegna fiori che…”. Ho immaginato me e i fiori che tante volte nel mio percorso artistico ho dipinto, mischiando acqua e colore, quasi a voler annaffiare davvero quel fiore che sono io. Così ho unito queste due immagini per renderle più vicine, il mio sguardo che si mischia all’unicità del fiore che è dentro di me – commenta Simona.
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Video: https://youtu.be/Z7Kk3GzyqTo
Daniele Barsotti
Daniele Barsotti vive a Gugliano (Lucca), inizia a cantare all’età di 6 anni. Passano gli anni e cresce la passione per il canto a cui si unisce quella per la musica, a 17 anni inizia a studiare chitarra.
A 21 anni, dopo aver vinto la battaglia con un serio problema di salute, inizia a prendere lezioni di canto lirico e di organo. Da 23 anni a 30 sposta la sua formazione dal percorso lirico a quello di canto moderno, seguendo diversi insegnanti, per cercare di cogliere i vari aspetti dell’arte del canto.
Parallelamente al mondo della musica, Daniele coltiva anche la passione della sartoria, che, con il tempo e la pazienza, oggi è il mestiere che gli permette economicamente di avventurarsi nel meraviglioso mondo della musica. Daniele ha iniziato come voce in un gruppo e partecipato da solista ad alcuni concorsi canori e spettacoli a livello locale.
Ben presto però sono arrivati i risultati anche a livello nazionale: Festival di Solarolo (2002), le tappe di XFactor Ancona, Roma e Milano (2005 – 2008), la semifinale di Castrocaro a Napoli (2010), la finale di Area Sanremo (2016).
La svolta musicale e umana arriva però nel 2016 grazie a Giovanni Balduini, produttore del suo primo vero disco “Dimenticherò”. La comune passione per la musica si trasforma, da parte di Balduini, in una vera e propria scommessa su Barsotti e sulle sue potenzialità. I primi risultati non fanno che dare ragione a Balduini: numerose apparizioni su TV2000 e altri canali tv, ospite d’onore del Carnevale di Viareggio, live in tutta Italia.
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Ad agosto 2017 l’uscita del singolo “Chiara” con la presentazione in anteprima al Caffè de La Versiliana. Nel 2018 arriva il singolo “Niente” di Giulio Iozzi e Alessandro Secci, presentato a fan e addetti ai lavori, il 27 maggio, con videoclip realizzato da Stefano La Mendola.
Il 6 agosto dello stesso anno apre il concerto di Gloria Gaynor, esibendosi con alcuni brani del suo repertorio pop, di fronte a una folla di 15mila spettatori. Partecipa alle selezioni del Festival di Castrocaro 2018 con esito positivo, fino alla partecipazione della finalissima su Rai 1 il 10 agosto, aggiudicandosi, con il brano “Inevitabile” scritto da Stefano La Mendola, Chiara Nikita Masini e Orazio Fontes, il “Premio SIAE” come miglior interpretazione e testo.
Il primo novembre 2019 pubblica “Luci stroboscopiche a Londra”, il nuovo singolo scritto da Daniele con Marco Canigiula, Marco Di Martino e Francesco Sponta. Attualmente sta lavorando a un importantissimo spettacolo teatrale itinerante chiamato “Specchio delle mie brame”, dove, attraverso cover, inediti e parti recitate, si racconterà. Parlerà del suo vissuto artistico e umano, problemi di accettazione, obesità, oncologia fino alla rinascita.
Simona Atzori
Simona Atzori svolge la sua attività di pittrice, ballerina, scrittrice e conduce Incontri Motivazionali. Si avvicina alla pittura all’età di quattro anni come autodidatta. Inizia a danzare all’età di sei anni, seguendo corsi di danza classica. Nel 1983 entra a far parte dell’Associazione dei Pittori che Dipingono con la Bocca e con il Piede (V.D.M.F.K.).
Nel 1992 dona a Papa Giovanni Paolo II il ritratto da lei realizzato del Santo Padre. Nel 2000 è Ambasciatrice per la Danza nel Grande Giubileo. Nel 2001 si laurea in “Visual Arts” presso la “University of Western Ontario” in Canada. Protagonista della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Torino 2006 e nello stesso anno partecipa alla trasmissione “Amore” di Raffaella Carrà.
Dal 2008 i suoi quadri sono in Mostra Permanente nella città di London Ontario, Canada. Partecipa a mostre collettive e personali in tutto il mondo: Italia, Cina, Canada, Portogallo, Svizzera, Spagna, Austria, Messico, Grecia. Nel 2009 danza durante due tappe del “Roberto Bolle and friends”.
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Nel 2010 nasce la SimonArte Dance Company, che ha all’attivo tre produzioni in collaborazione con danzatori del Teatro alla Scala di Milano. “ME”, “COSA TI MANCA PER ESSERE FELICE?” (dal libro lo spettacolo di danza) “UNA STANZA VIOLA”. Nel 2011 esce il suo primo libro: “Cosa ti manca per essere felice?” per Mondadori.
Nel 2012, apre la quarta serata del Festival di Sanremo. Nel 2014 realizza e dona a Papa Francesco il suo ritratto in sala Nervi in Vaticano e danza in presenza del Pontefice. Nel 2017 lo spettacolo “Una stanza Viola” viene portato in scena al Festival dei due mondi di Spoleto. Simona è ritratta nella copertina del libro di Candido Cannavò, “E li chiamano Disabili”.
Nello stesso anno esce il suo secondo libro “Dopo di te” per Mondadori. Nel 2016 il suo primo libro viene tradotto in spagnolo dalla casa editrice Palabra ¿Qué te falta para ser feliz? Nel 2018 pubblica il terzo libro “La strada nuova” edito da Giunti.