Musica, parole, riflessioni e arte per la festeggiare la Liberazione dal nazifascismo e per rinnovare l’impegno quotidiano contro ogni dittatura. La data del 25 Aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo, è un momento fondamentale in quell’esercizio della memoria intesa come sorgente della pratica nel quotidiano. Una festa dove ogni anno ricordiamo lo sforzo dei partigiani e delle partigiane nella lotta per la libertà e per la costruzione di un futuro democratico.
Una memoria che interpella il presente e ci rende partigiani e partigiane nel mondo contemporaneo con l’attualizzazione dei valori della Resistenza, nelle sfide di un mondo che cambia continuamente.
In questo momento storico così particolare dove i corpi e gli spazi pubblici hanno interrotto la loro relazione fondamentale, in questo stato d’eccezione dove le diseguaglianze sociali sono emerse in tutta la loro drammaticità, il 25 Aprile diventa un momento ancora più importante. Il futuro è ciò che ci aspetta, le distanze di sicurezza per la pandemia che stiamo affrontando, non devono diventare isolamento sociale, non devono diventare assenza di diritti. La collettività ha la responsabilità di costruire insieme gli orizzonti di domani: democrazia, lavoro, antifascismo, uguaglianza sociale, diritti civili, ambiente, non sono solo parole ma impegno, Resistenza.
Il luoghi naturali di questa Festa sono le strade, gli spazi pubblici ma per il momento non è possibile incontrarci e allora il virtuale diventa uno strumento possibile ma comunque limitato, è solo il contenitore ma le relazioni, le parole, le riflessioni lo trascendono continuamente. Anche in questa situazione il virtuale non potrà mai sostituire il reale, le relazioni.
Con questi presupposti nasce l’idea e l’esigenza dell’Associazione Culturale Il Colombre di portare la seconda edizione di “Resistenze, piccola rassegna partigiana” sui social. Il 25 Aprile dalle ore 9 e fino alle 24 sulla pagina Facebook e Instagram de Il Colombre e in quella Facebook della Libreria Dessì, si creerà un percorso, un incontro di memorie e pensieri, di progettualità e visioni attraverso video interviste, la musica, la letteratura, il teatro e le arti figurative.
“Resistenze, piccola rassegna partigiana” sarà un coro di voci, realizzato grazie al contributo di uomini e donne che attraverso i suoni, le parole, le linee e i colori hanno voluto esprimere la tensione verso la libertà.
Nelle video interviste si discuterà di Filofofia, Resistenza e impegno politico con Matteo Saudino l’autore di BarbaSophia. Il tema delicatissimo dell’istruzione e della Scuola verrà affrontato con Patrizia Mercuri, dirigente dell’Istituto Comprensivo San Donato di Sassari. Francesca La Mantia presenterà il suo libro “Una divisa per Nino. Il Fascismo narrato ai bambini”, con lei si parlerà anche di Resistenza e del suo docufilm “La memoria che resta”. Arte e Resistenza sarà il tema affrontato nel Report curato dalla galleria Manca Spazio di Nuoro che proprio all’inizio dell’emergenza sanitaria hanno organizzato una mostra – raccolta fondi on line con il contributo di artiste e artisti sardi a favore di Emergency.
Durante la giornata saranno diversi i contributi musicali dedicati alla Resistenza e alla libertà con: Denise Gueye, Federico Marras Perantoni, Federico Murzi, Gianluca Dessì, Guido Maria Grillo, Silvia Pilia featuring Shelf – Francesco Simula e Giuseppe Cappio Borlino, Spacca il Silenzio e Veronica Faedda
La letteratura e il teatro vedrà i contributi di: BobòScianèl, Francesca Ventriglia, Jacopo Falugiani, Laura Garau, Le Lucide di Lucidosottile, Marta Carta, Michele Vargiu, Silvia Sanna.
Resistenze sarà anche una mostra collettiva con alcuni contributi inediti di : Chiaralascura, EFFE, Elisa DueBì, Jonathan Fara, La fabbrica delle Parole, Marco Mattei, Matteo Mancini, Max Mazzoli, Moju Manuli, Pietro Mureddu, Sara Pilloni, Serena Nurra, Stefano Campus.
Il 25 Aprile è e rimane festa dei corpi che si incontrano nelle piazze, nelle vie, nei luoghi della libertà e della costruzione della politica intesa come cosa che ci riguarda e in cui il cittadino e la cittadina sono protagonisti e protagoniste fondamentali. Resistenze è l’espressione di questa tensione e non può essere altrimenti.