IN ITALIA 17 IG PROTETTE, 169 IN EUROPA – Sull’accordo, che protegge 169 Indicazioni Geografiche europee (17 italiane), fra cui il Pecorino Romano DOP, il Consiglio Europeo ha espresso parere favorevole: firmato per la prima volta ad Hanoi nel 2019, sarà ratificato dal Parlamento vietnamita a inizio della prossima estate per entrare definitivamente in vigore. In base a questo nuovo quadro normativo, l’uso della denominazione Pecorino Romano DOP sarà riservato ai soli prodotti importati dalle zone di produzione italiane definite dal disciplinare di produzione: dunque Sardegna, Lazio e provincia di Grosseto.
PALITTA: OTTIMO RISULTATO DOPO IMPEGNATIVI NEGOZIATI – “E’ un risultato importante, che il Consorzio ha conseguito seguendo i negoziati e collaborando con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali”, dice il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano DOP, Salvatore Palitta. “Gli accordi di libero scambio, e la definizione di un quadro internazionale comune di tutela delle indicazioni geografiche, concorrono ad ampliare i mercati ai quali il Consorzio di Tutela guarda per ampliare i mercati, pur non trascurando i mercati tradizionali”.
PROTEZIONE DEL PATRIMONIO GASTRONOMICO – L’Unione Europea, dunque, sostiene la promozione e la tutela delle indicazioni geografiche. “Anche in occasione di questo moderno accordo commerciale, il cui quadro normativo è stato definito insieme al Vietnam, l’Ue ha prestato notevole attenzione all’aspetto della protezione del proprio patrimonio culturale e gastronomico, di cui le indicazioni geografiche sono l’ossatura, per contrastare la contraffazione alimentare, proteggere la salute dei consumatori, consolidare la loro fiducia. Alta qualità e originalità sono i punti di forza delle nostre IG, su cui dobbiamo puntare per tutelare non solo i prodotti ma anche la nostra economia, soprattutto in questo delicato momento”, spiega Palitta.
UN ACCORDO A FAVORE DEL COMMERCIO LIBERO – Per il Parlamento europeo, l’accordo è un forte messaggio a favore di un commercio libero, equo e reciproco, in un periodo segnato da crescenti tendenze protezionistiche e da importanti sfide per il commercio multilaterale.