Vediamo cosa ha detto il ministro Gualtieri in audizione alla commissione Bilancio durante la presentazione del DEF 2020.
Il DEF presentato ad aprile (anche se non rispettando la scadenza prevista del 10 del mese) costituisce il documento di base su cui si fonderà la prossima Legge di Bilancio. Vista la situazione di crisi, partita come sanitaria e trasformatasi in economica, tra le misure prese in considerazione c’è la sterilizzazione delle clausole IVA.
Bloccando gli aumenti IVA e delle accise sarebbe un modo sia per abbassare le tasse che per aumentare trasparenza e credibilità dell’Esecutivo.
Addio aumenti IVA e stop alle accise: il piano del MEF per abbassare le tasse
Il ministro dell’Economia Gualtieri ha presentato alle commissioni Bilancio di Camera e Senato il testo del DEF 2020, il Documento di Economia e Finanza su cui si poggeranno le basi della prossima Legge di Bilancio. Si tratta quindi di un documento di estrema importanza, in cui gli obiettivi del Governo vengono elaborati tenendo conto di PIL, debito, deficit.
Tutte queste previsioni sono state (ovviamente) complicate dall’epidemia, a causa della quale tantissime attività hanno dovuto chiudere i battenti per mesi -alcune di queste riapririranno il 4 maggio con l’inizio della Fase 2– con la conseguente stasi dell’economia.
Addio aumenti IVA
Una situazione di crisi che il DEF deve assolutamente prendere in considerazione, anche e sopratutto in vista della prossima manovra finanziaria. Il ministro Gualtieri durante l’audizione in commissione Bilancio ha affermato che l’Esecutivo chiede
“l’autorizzazione a intervenire per eliminare definitivamente e completamente gli aumenti di IVA e accise e per sostenere gli investimenti.”
Si procede dunque verso un’operazione di “pulizia del bilancio pubblico”, così da aumentare trasparenza e credibilità delle stime.
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Addio aumenti IVA
Sterilizzazione clausole IVA: il piano del MEF per abbassare le tasse
Il passo successivo previsto nel piano del MEF è quello di sterilizzare le clausole IVA.
Le cosiddette clausole di salvaguardia sono norme che prevedono la variazione automatica di specifiche voci di tasse e imposte con efficacia differita nel tempo rispetto al momento dell’entrata in vigore della legge che le contiene. Sono state introdotte nel 2011 dall’allora Governo Berlusconi.
Il loro obiettivo è quello di garantire e salvaguardare il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, prevedendo incrementi di gettito. Si tratta quindi di clausole volte a garantire maggiori entrate per lo Stato, necessarie per rispettare i parametri UE in materia di deficit.
La sterilizzazione delle clausole IVA prevista dal DEF porterebbe quindi allo stop degli aumenti dei prezzi previsti nel 2021. Ma non solo in questo modo si eviterebbe la stangata sui prezzi nel prossimo anno, ma si abbasserebbero anche le tasse.
Le stime infatti prevedono una riduzione della pressione fiscale di 1,1% di PIL. In seguito, ha continuato il ministro Gualtieri, il piano è quello di prevedere specifici incentivi per gli investimenti. Secondo i calcoli attuali, si tratta di circa 6 miliardi all’anno fino al 2031 a sostegno delle imprese.
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