Il crollo del turismo legato all’emergenza coronavirus ha letteralmente messo in ginocchio migliaia di B&B, Affittacamere e Case Vacanze, di fatto non ricompresi negli aiuti sino ad ora messi in campo dal governo, in quanto non svolgono attività imprenditoriale.
In Sardegna le strutture facenti parti del settore extralberghiero non imprenditoriale sono tante, e attorno a loro gravita un volume d’affari e un sostentamento al reddito familiare rilevante che non può, ne deve essere, dimenticato.
Per tale motivo il nostro gruppo ha raccolto le istanze delle associazioni e le sta portando all’attenzione della Giunta, affinché vengano tenute in considerazione e vengano ricomprese negli interventi fiscali al vaglio della Regione in queste ore.
Senza l’aiuto delle istituzioni questa importantissima fetta del mercato turistico, la quale propone complementarmente al settore alberghiero un’offerta in grado di coinvolgere e attirare milioni di viaggiatori da tutto il mondo, si vedrà irrimediabilmente compromessa e rischia di non essere in grado di risollevarsi quando questo momento di grave emergenza giungerà finalmente al termine.
Segnando una sconfitta non solo per chi svolgendo tali mansioni, regolarmente autorizzate, vedrebbe scomparire un importante fonte di sostentamento familiare ma anche per il settore turistico che perderebbe la tipicità e la specificità di queste imprese.