A causa della quarantena da Coronavirus, molte meno barche, pescherecci e navi viaggiano per mare e un predatore si è avvicinato nel porto di Sèle, nel sud della Francia, una città tra mare, canali e stagno di Thau, chiamata la “Venezia della Linguadoca”. Più precisamente si tratta di una verdesca, conosciuto anche come squalo azzurro. Uno squalo, appunto, che abita acque profonde temperate e tropicali in tutto il mondo. Accompagnato da diversi pesci pilota, si è spinto fino a riva nel porto turistico suscitando la curiosità dei presenti. Nel Mar Mediterraneo lo squalo azzurro non è raro, ma è invece rarissimo che si avvicini alla costa. E’ chiaro evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che è l’ennesima dimostrazione di come l’isolamento sociale di questi giorni, il fermo delle attività umane derivante dall’emergenza sanitaria in corso, abbia liberato spazi per la natura, concedendo agli animali quello di cui gli uomini si sono dovuti privare causa forza maggiore: la libertà di muoversi a loro piacimento in un mare sempre più pulito, un pianeta sempre più pulito. Quando tutto questo sarà finito bisognerà trattarlo con più rispetto, non potremo tornare ad inquinare questo pianeta. Ecco il video: ttps://youtu.be/fAXYIvLee2E
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