Apprendiamo con favore il netto passo indietro fatto dall’ERSU, con riguardo al tentativo di sfrattare gli studenti rimasti nella Casa dello Studente di via Businco per motivi di risparmio sui costi.
Troviamo tuttavia ridicolo il tentativo di far passare quanto accaduto come un equivoco comunicativo o un grosso fraintendimento, come quello del consigliere ERSU Gianluigi Piras, il quale pretende di negare l’evidenza.
Riportiamo il testo di una delle lettere inviate dall’ente in questione ad uno degli studenti inquilini della Casa, che crediamo abbastanza esaustive: «Gentile studente, con la presente si comunica che, dato il ridotto numero di ospiti rimasti presso la Casa dello Studente di via Businco, l’ERSU ritiene di chiudere la struttura per ragioni di contingentamento della spesa. Si dispone pertanto, ai sensi dell’art. 4 comma 5 del Regolamento delle Case dello Studente, il suo trasferimento presso la Casa dello Studente di via Biasi a far data dal 27 Aprile 2020. Seguirà una comunicazione per le vie brevi per la data esatta del trasferimento. Si specifica inoltre che per i bagagli sarà messo a disposizione un mezzo ERSU. Qualora preferisse far rientro al proprio domicilio le sarà rilasciata una liberatoria e non verrà considerato rinunciatario dell’alloggio. Certi della sua collaborazione, porgiamo cordiali saluti».
Lasciamo giudicare a chi legge questo “equivoco”.