L’associazione, la cui “azione si snoda a livello non solo locale ma nazionale”, come evidenziato dal mandatario Gianpaolo Tugulu, si pone l’obiettivo di rappresentare alle istituzioni “multilivello” delle iniziative concrete per la “ripartenza”, sia di breve che di lungo periodo, necessarie per riparare gli effetti collaterali sull’economia dovuti al c.d. lockdown indotto dall’autorità governativa nazionale per far fronte all’emergenza sanitaria in atto.
Tra le maggiori richieste quella di attivare procedure di accesso al credito perché così venga garantita nell’immediato una maggiore liquidità (esempio, finanziamenti a fondo perduto), l’eliminazione o al più la riduzione del carico fiscale, la concessione di maggiori spazi all’esterno delle attività, anche in deroga a quanto previsto dai regolamenti locali, al fine di controbilanciare, almeno per il periodo estivo, il pericoloso effetto sulle attività che implicherà il distanziamento sociale, l’individuazione di prescrizioni chiare e precise da eleggere a protocolli di sicurezza per la salute sul posto di lavoro. Tra le richieste risuona soprattutto come eco l’appello volto a richiamare una costante attenzione da parte delle istituzioni tutte, affinché possa essere presa a cuore e seguita passo per passo questa grave situazione che colpirà in maniera forse irreversibile innumerevoli attività e famiglie.
L’Amministrazione, nella persona del Sindaco, ha accettato – esprimendo vicinanza e grande tristezza per le sorti dell’intero comparto – la consegna delle chiavi, un forte gesto che sta a significare “siamo nelle vostre mani!”. Tuttavia il problema non nasce certo oggi. “Già da qualche mese – dichiara il primo cittadino – con l’inizio dell’emergenza, si sta lavorando in maniera costante per studiare le soluzioni più adeguate per far fronte alla crisi economica, in termini realistici, cercando di contemperare l’esigenza di garantire i servizi essenziali per la cittadinanza con le richieste di aiuto economico e di sgravio, pur nella consapevolezza che sarà determinante il ruolo non solo delle istituzioni operanti a livello locale ma che queste si attivino a loro volta per farsi promotrici oltre che portavoce delle iniziative emerse, al fine di ottenere misure compensative che possano garantire un’azione più ampia e pregnante, che dia risposte concrete agli operatori. Siamo ben consapevoli che questo gesto sia solo un formale inizio. Sono già in piano alcuni incontri per garantire un confronto con l’associazione in questione, ovviamente in remoto, nei quali si discuteranno le linee espresse in 19 punti del documento portato alla nostra attenzione nella mattinata odierna”. Altri incontri già hanno avuto luogo e sono previsti con le altre associazioni di categorie.
L’Assessore alle politiche del lavoro e alle attività produttive, Giuseppe Corso, tiene a precisare: “L’attenzione dell’Amministrazione è rivolta a tutto il mondo del lavoro. Alcune misure sono state già prontamente adottate sul piano dei tributi locali, con la sospensione delle riscossioni tributarie. Abbiamo rivolto formalmente alla partecipata Ge.Cas., soggetto gestore della realtà portuale castellanese, degli indirizzi riguardanti la gestione dei canoni di locazione degli immobili commerciali insiti nell’area in questione, per venire incontro a chi ha cessato l’attività contro la propria volontà a seguito dell’emergenza Covid; avanzato richieste di aiuto rivolte alla Regione al fine di ottenere l’emissione di voucher-carburanti a sostegno della piccola-media pesca; istituito per la prima volta nel nostro Comune modalità di lavoro in “smart working” per garantire la continuità dei servizi utili alle imprese e al mondo del lavoro, oltre ad aver ridotto i diritti di segreteria, delle spese di riproduzione di copie di atti e documenti, istruttoria e ricerca relativi ai procedimenti amministrativi. Altre risposte saranno fornite in tempi brevi”.