Il CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna in ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 e successivi, e in particolare al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 aprile 2020 annuncia la sospensione di tutte le manifestazioni programmate dal 4 fino al 13 aprile 2020.
Infatti il D.P.C.M. del 1 aprile stabilisce (Art. 1 – Misure urgenti di contenimento del contagio) che «1. L’efficacia delle disposizioni dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8, 9, 11 e 22 marzo 2020, nonché di quelle previste nell’ordinanza del Ministro della Salute del 20 marzo 2020 e dall’ordinanza del 28 marzo 2020 adottate dal Ministro della Salute di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ancora efficaci alla data del 3 aprile 2020 è prorogata fino al 13 aprile 2020».
Tutti gli spettacoli e i concerti in programma dal 5 marzo fino al 3 aprile, e dal 4 aprile fino al 13 aprile sono quindi “sospesi” e rimandati a nuove date, in via di (ri)definizione, con una rimodulazione del calendario al fine di consentire a abbonati e spettatori la fruizione di eventi culturali di ampio respiro, che vedono la Sardegna inserita a pieno titolo nei circuiti nazionali e internazionali. (I biglietti già acquistati resteranno validi per le nuove date, che verranno comunicate quanto prima alla stampa e al pubblico).
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«Stiamo attraversando un periodo particolarmente difficile – dichiara il presidente del CeDAC Antonio Cabiddu – sia sotto il profilo professionale, con una serie di problematiche che investono l’intero settore della cultura e delle arti performative, sia sul piano esistenziale. Usando una metafora teatrale “il palco è crollato”: l’epidemia ci ha costretto a ripensare i nostri piani e le nostre priorità, a “restare a casa”, proprio noi che viaggiamo per il tutto il territorio fino a notte fonda. Abbiamo riflettuto sulla nostra vulnerabilità e fragilità, e in questa situazione così delicata e complessa, a fronte dei problemi dell’immediato e delle incertezze del futuro, il pensiero va alle migliaia di persone che lottano per sopravvivere ogni giorno nei reparti di terapia intensiva. L’antidoto allo smarrimento e alla paura potrà essere ricercato anche nel Teatro.
In attesa della riapertura dei teatri abbiamo temporaneamente trasferito parte della nostra attività e del nostro impegno in rete, continuando a offrire attraverso i social network e il nostro canale YouTube una selezione “ragionata” di opere teatrali, spaziando dai grandi classici alla drammaturgia contemporanea, raffinati balletti e coreografie contemporanee, concerti e spettacoli di nouveau cirque oltre alla pubblicazione online degli incontri con gli artisti per tener viva la fiaccola della cultura – pur consapevoli che nulla possa sostituire l’emozione, il pathos e il coinvolgimento dello spettacolo dal vivo. Noi continuiamo a lavorare “dietro le quinte” per riprogrammare gli eventi e (ri)disegnare le nostre stagioni, le rassegne e i festival, per poter ripartire quando l’emergenza sarà rientrata».