Via ai lavori, rimuovere il carbone è diventata una necessità. Nei fondali del porto industriale di Porto Torres, davanti alla banchina che serve la centrale elettrica di Fiume Santo, ci sono oltre 800 tonnellate di carbone disperso negli anni. La centrale Fiume Santo spa, proprietaria della centrale termoelettrica in territorio comunale di Sassari, ne ha previsto il recupero.
Il carbone riutilizzabile
Le operazioni partiranno lunedì prossimo. Il carbone, riutilizzabile, sarà poi stoccato e riutilizzato nella produzione. I lavori saranno eseguiti dalla Lithos di Tissi e dalla Dilamar di Olbia. Prima sarà movimentato il carbone insinuatosi alla base della banchina in cui attraccano le navi carboniere, successivamente sarà aspirato il fondale.
Il carbone recuperato, misto ad altri materiali, dovrà essere sottoposto a filtrazione, per l’accantonamento e la classificazione dei materiali. Si dovranno inoltre individuare, e procedere allo smaltimento, quei materiali non riutilizzabili.
Le operazioni di recupero
Si dovrebbero concludere entro il 12 giugno le operazioni di recupero del carbone. Nello stesso mese è fissata l’udienza davanti al gup di Sassari per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal sostituto procuratore Paolo Piras. Indagati sei ex funzionari delle società che gestivano la centrale nel 2003, quando si verificò la fuoriuscita di una enorme quantità di carbone riversatasi in mare.
Fiume Santo spa, proprietaria della centrale termoelettrica in territorio comunale di Sassari e facente capo alla multinazionale Ep Produzione, si è fatta carico del recupero dei materiali finiti in mare. Bisogna però stimare i danni collaterali causati e quelli possibili in seguito al recupero e allo smaltimento dei materiali. I dirigenti, al momento della maggior fuoriuscita di carbone, avrebbero potuto correre ai ripari o hanno tralasciato delle questioni che avrebbero potuto impedire il fatto increscioso? Negligenza? Solo l’udienza potrà far comprendere come sono andati i fatti e chi sono i responsabili reali.