La proroga della continuità territoriale, tanto attesa, appena entrata in vigore già suscita il malcontento dei cittadini del Nord Sardegna, penalizzati rispetto ai cittadini in partenza da Cagliari dal momento che non potranno viaggiare su Roma e Milano e rientrare nell’Isola in giornata. Questa problematica riguarda tutti coloro i quali partiranno dagli scali di Olbia e di Alghero, poiché nell’arco delle ventiquattro ore potranno usufruire di un volo soltanto per raggiungere la Penisola senza poter fare ritorno in Sardegna. Da ciò è semplice dedurre che queste persone, presumibilmente obbligate a viaggiare per motivi di lavoro o di salute nonostante il difficilissimo momento, saranno costrette a pernottare per una notte in un hotel o in un’altra struttura tra quelle attualmente disponibili dato il lockdown. Questo, secondo notizie in nostro possesso, deriva da un accordo tra Alitalia e la Regione Sardegna che, com’è noto, ha la competenza esclusiva per quanto riguarda la continuità territoriale aerea. Un accordo al quale è necessario apportare delle correzioni urgenti se non vogliamo ostacolare i sardi che avranno necessità di spostarsi nella Penisola, costringendoli di fatto a costi aggiuntivi talvolta proibitivi.
A denunciarlo è il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, vice presidente della Commissione Trasporti che, dopo un’attenta lettura dei voli programmati dalla compagnia aerea dopo il 3 maggio (data in cui verranno riaperti gli aeroporti di Olbia Costa Smeralda e Alghero Fertilia) ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio.
Il consigliere regionale del M5S entra nel dettaglio:
Un cittadino che volesse andare da Olbia a Roma potrebbe partire con l’unico volo disponibile della giornata alle 11 del mattino, arriverebbe a Roma alle 12 e, dopo aver potuto sfruttare appieno soltanto le ore pomeridiane, potrebbe rientrare in Sardegna addirittura soltanto la mattina successiva. Stessa odissea dovrà affrontare chi partirà dallo scalo di Alghero, dove l’unico volo della giornata per Roma (primo scalo) e Milano è previsto alle 11:10 del mattino, ma per il ritorno non ci sono voli sino alle 7:00 del mattino seguente. Non possiamo accettare che i sardi vengano costretti a ulteriori spese, insostenibili per tantissime famiglie in questo momento, perché non viene loro consentito di far ritorno sull’Isola in giornata. La continuità aerea è finalmente stata prorogata, ma adesso è opportuno garantire ai sardi il diritto alla mobilità, il costo degli spostamenti non può assomigliare di fatto a una tassa in più da pagare.