Corunavirus Rsa: i decessi in Lombardia sono 1.822
Come era ipotizzabile, sono ora migliaia le segnalazioni che provengono da ogni parte d’Italia. E sebbene il trend della regione Lombardia sembri finalmente confermare un dato positivo in termini di contagi e
decessi, è allarmante il dato relativo alle Rsa. Come dichiarato infatti dal professore Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, i decessi lombardi nelle strutture di accoglienza per anziani sono in totale 1.822.
Durante la conferenza stampa, Brusaferro ha affermato come:
I numeri nelle Rsa. In alcune zone la mortalità è cresciuta durante settimane di picco dell’infezione mentre era presente comunque una mortalità legata ai picchi influenzali tra gennaio e febbraio e anche questa ha avuto una sua importanza in termini di mortalità.
Coronavirus Rsa: la denuncia dei sindacati
Ed è proprio in tale contesto che si inserisce la denuncia dei sindacati Fp-Cgil, Fnp Cisl e Uilp-Uil. Nella sola provincia di Bergamo, 1.100 sono gli anziani che hanno perso la vita all’interno delle Rsa. I sindacati, inoltre, sono convinti che questi – sfortunatamente – siano ancora dati parziali e citano la struttura Nembro Onlus:
dove a marzo è deceduto il 36,8% degli ospiti, ossia 32 persone contro le 3 morte nel marzo del 2019″.
Coronavirus Rsa: a Mediglia il primo caso
Una delle tante inchieste aperte in questi giorni, a seguito delle denunce dei familiari degli ospiti, è quella relativa alla casa di riposo di Mediglia. Un’inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo, in una delle Rsa che – stando ai dati – rappresenta la prima in cui si iniziò a conteggiare un incremento preoccupante di decessi a seguito dell’inizio di quella che è stata poi dichiarata una pandemia.
Coronaviru Rsa: la Procura di Milano indaga sul Pat
Ma nella procura di Milano sono ora più di una decina i fascicoli sul tavolo, e aumentano di giorno in giorno i nomi sul registro degli indagati.
Un’altra inchiesta che possiamo citare è quella relativa al Pat – Pio Albergo Trivulzio – di cui risulta al momento indagato il direttore generale dell’istituto Giuseppe Calicchio. Nella sua struttura, ad esempio, sarebbero più di 100 le morti avvenute nell’ultimo periodo e di cui adesso andranno accertate le cause. Le autorità competenti dovrà verificare se nel corso dell’emergenza siano state eseguite tutte le procedure necessarie ad evitare il contagio, se siano stati forniti e utilizzati i dispositivi di sicurezza – cosa che non sembrerebbe, dai racconti dei dipendenti in riferimento ai primi giorni dell’epidemia.
Coronavirus Rsa: le dichiarazioni di Gallera
Un nodo fondamentale da sciogliere relativamente a queste inchieste sarà sicuramente quello relativo ai trasferimenti degli anziani dagli ospedali alle case di riposo. Secondo l’Assessore al Welfare Gallera,
non ci sarebbe stata nessuna contaminazione durante i trasferimenti.
Gallera inoltre, prendendo le distanze da evenutali responsabilità, avrebbe più volte ribadito di come la Regione Lombardia abbia sin dall’inzio comunicato alle Rsa quelle che erano le linee guida nella gestione dell’epidemia, affermando di come sarebbero dovuti essere isolati anche gli anziani con sintomi simili al covid-19 e che il trasferimento in ospedale avrebbe solo potuto pregiudicare ulteriormente le loro condizioni.
Fonte: ANSA