Recovery fund: è questa la soluzione che vuole spingere Giuseppe Conte all’interno dell’Unione Europea come risposta congiunta e condivisa alla crisi economica scatenata dal coronavirus.
Cos’è il recovery fund di cui parla Conte
In occasione del suo intervento odierno al Senato, il premier Conte ha a lungo parlato del recovery fund, spiegando che “l’Italia intende realizzarlo il prima possibile e questo sarà il tema della riunione di giovedì”, giorno in cui si svolgerà il prossimo incontro del Consiglio europeo. “L’Italia sostiene una risposta coordinata, ambiziosa in relazione allo shock da Covid”, ha aggiunto poi il premier.
Il finanziamento del fondo avverrebbe tramite la raccolta di liquidità data dall’emissione dei recovery bond.
L’idea del recovery fund è piaciuta nei giorni scorsi anche al Parlamento europeo, che l’ha inserita all’interno delle proposte da discutere in sede di Consiglio europeo.
Parlando ancora del recovery fund, secondo Conte “questo nuovo strumento finanziamento dovrà essere conforme ai trattati perché non abbiamo tempo per modificarli. Va gestito a livello europeo senza carattere bilaterale, deve essere ben più consistente degli strumenti attuali, mirato a far fronte a tutte le conseguenze economiche e sociali, dovrà essere immediatamente disponibile e se dovrà ricadere nel quadro finanziario pluriennale dovrà essere messo a disposizione subito, attraverso garanzie che ne anticipino l’applicazione”.
Il governo italiano appoggia “la proposta francese avendo chiesto di integrarla in modo da rispondere più puntualmente ai requisiti che riteniamo imprescindibili. Da ultimo è stata presentata una proposta spagnola che pure, ma con qualche suggerimento di variazione, potremmo appoggiare per la sua conformità alle nostre finalità”.
Se il Consiglio europeo di giovedì si troverà d’accordo con l’idea del premier italiano rimane ancora tutto da vedere.
Il recovery fund allo studio di von der Leyen
Secondo fonti europee non ufficializzate, la presidente della Commissione UE sarebbe a lavoro nel realizzare una proposta da presentare al Consiglio europeo che include proprio l’implementazione del recovery fund.
La strategia di Ursula von der Leyen ha come obiettivo la raccolta fino a un massimo di 1.000 miliardi di euro. Tali fondi si andrebbero ad aggiungere a quanto già previsto tramite il MES, il SURE e la BEI. Inoltre, la BCE sarebbe del tutto legittimata a comprare i titoli di debito emessi dal recovery fund, soprannominati recovery bond.
La liquidità raccolta sarebbe poi distribuita ai governi maggiormente in difficoltà nell’emergenza coronavirus e non dovrebbe essere rimborsata da quest’ultimi.
di Flavia Provenzani
Fonte: www.money.it