La richiesta di cui sopra è da in riferirsi al “protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali in ordine all’emergenza sanitaria Covi-19 nel servizio Sanitario Regionale della Sardegna” sottoscritto esclusivamente con CGIL CISL e UIL, condizione che pone in essere una condotta anti sindacale nei nostri confronti.
Escludere dalle trattative i maggiori sindacati di categoria oltre alla violazione delle prerogative sindacali esplicita la volontà di non voler vedere nè sentire le reali problematiche che stanno affliggendo la dirigenza.
Si ribadisce che questi comportamenti che hanno come conseguenza l’obiettiva estromissione delle nostre rappresentanze sindacali, aventi diritto, costituiscono condotta antisindacale.
Le scriventi considerano la propria attività sindacale,un diritto, irrinunciabile e pertanto agiranno in tutte le sedi che consentiranno il confronto richiesto e previsto dalla normativa vigente, posto in essere con le altre OO.SS. su citate.
In attesa di un sollecito riscontro che permetta, in spirito di collaborazione, un immediato confronto e dovuto riconoscimento si chiede l’annullamento del protocollo sottoscritto con CGIL CISL e UIL,perché insufficiente a garantire la tutela della salute degli operatori sanitari sardi.
Ribadiamo come già fatto la richiesta di attivazione di un tavolo di confronto con tutte le organizzazioni sindacali massimante rappresentative al fine di sottoscrivere un adeguato protocollo di intesa