Al WeBinar insieme a Monica Fabris, sociologa e Presidente di Episteme, hanno partecipato Federica Brunini, scrittrice, Francesca Merz, Presidente di Fund4art e, in veste di moderatore, Robert Piattelli Cofounder BTO Educational.
“Il turista sarà alla ricerca di un’offerta in grado di unire ambiente e cultura, un turismo sostenibile e attento al rispetto per l’ambiente e magari meno di massa. Si penserà maggiormente ad una redistribuzione del flusso – ha proseguito Fabris – e si punterà magari alla destagionalizzazione evitando le folle. Probabilmente andremo alla scoperta di tutto il territorio. Dunque ci sarà il tema il tema ambientale, della cura non solo nei confronti del turista ma anche da parte del turista nei confronti del territorio. Rispetto ambientale in cui il tema della natura e della cultura dovranno andare insieme. La cura potrebbe esserci utile, per apprezzare di più ciò che abbia,o. Questo è il momento in cui si possono fare tante cose e vivere questo periodo come un’opportunità per progettare. E’ il momento di grandi sogni nel cassetto”.
“Molti turisti stranieri hanno spostato la prenotazione al prossimo anno, evitando di cancellare soltanto. Questo è un segnale di grande amore per la Costiera e del dialogo tra albergatore e turista. Noi partiamo da un 2019 con numeri importanti e con una crescente presenza turistica. Bisogna considerare che in Italia ogni anno il 25% dei turisti arrivava da Francia, Germania, Stati Uniti, Cina, Regno Unito – ha dichiarato Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto turistico della Costiera Amalfitana – ma in Costiera questa presenza aveva una percentuale superiore al 50% . Ora è difficile quantificare il calo anche visti i tempi della crisi. Le incognite sono tante. La Costiera è una destinazione turistica che ha il 50% degli alberghi nella categoria tra i 4 e 5 Stelle. Negli ultimi anni ha fatto registrare 2,5 MLN di presenze, sfiorando i 2 milioni di arrivi. La Costiera stava attraversando un periodo di over – turismo ed ora si trova dinanzi a numerose incognite. Bisognerà capire il virus come inciderà sul viaggio, sulla fruizione finale e sulla condizione del viaggio. Stiamo vivendo questa crisi anche come opportunità. Abbiamo fatto sempre della capacità di accogliere un punto di forza e in questo momento si sta riscoprendo il rapporto turisti-albergatori. Molti dei nostri alberghi sono a conduzione familiare. Come Distretto stiamo già lavorando sul binomio cultura e ambiente ed abbiamo già iniziato un progetto sostenibilità. Il riequilibrio tra le aree interne e quelle costiere è un punto sul quale dibattiamo da sempre. Questa emergenza potrebbe essere vissuta come un momento di ripensamento delle strategie. Si potrrebbe elaborare un modello innovativo in grado di mettere insieme nell’offerta turistica la natura, la sostenibilità, l’ambiente, la cultura, i borghi interni e la costa”.
C’è il modello di comunicazione innovativa della Costiera.
“Questa pausa obbligata dovuta al COVID -19 può essere impiegata per riflettere e agire nelle destinazioni turistiche per essere pronti alla ripartenza. E’ l’occasione unica per focalizzarsi sui nodi da sciogliere – ha concluso Robert Piattelli Cofounder BTO Educational – e deve essere fatto per forza in un momento come questo, in cui non ci sono carichi turistici da gestire. Sostenibilità, rapporto tra residenti e turisti, legalità, sicurezza. Se non ora, quando?”.