Comandini, D’Andrea, Fenu e Masili hanno rivolto un messaggio alla Viceministra: l’Italia deve mostrare leadership e ambizione per poter affrontare una delle sfide più grandi dei nostri tempi, il Covid-19. L’attuale contesto richiede un’azione coesa e cooperativa per arginarne le conseguenze e prevenire che, in un futuro, simili minacce ci colgano impreparati. Per questo motivo, i Giovani Ambasciatori hanno sottolineato la necessità che l’Italia, con gli altri leader mondiali, si adoperi per una risposta collettiva saldamente fondata sul multilateralismo, la solidarietà e la cooperazione.
Comandini, D’Andrea, Fenu e Masili, con gli altri Giovani Ambasciatori di ONE, stanno portando avanti una campagna per assicurarsi che il governo italiano sostenga la parità di accesso e distribuzione di un futuro vaccino Covid-19, in modo che anche i paesi a più basso reddito ne possano beneficiare. Questo monito trova particolare rilevanza in vista della conferenza internazionale del 4 maggio, organizzata dall’Unione europea per formulare una risposta collettiva all’epidemia odierna. L’UE e i suoi partner mirano a raccogliere 7,5 miliardi di euro in finanziamenti per garantire che, una volta disponibili, i nuovi vaccini e trattamenti per il Covid-19 vengano distribuiti equamente.
Nell’incontro con la Viceministra, Comandini, D’Andrea, Fenu e Masili e gli altri Giovani Ambasciatori di ONE hanno ribadito la necessità di sostenere gli sforzi di Gavi, l’Alleanza per i vaccini, per contribuire a garantire che l’immunizzazione contro malattie vaccinabili non venga interrotta nei paesi più poveri del mondo e prevenire che eventuali contagi possano portare ad ulteriori pressioni sistemi sanitari già allo stremo nell’assistenza di casi Covid-19.
Giulia Comandini, Silvia Anna D’Andrea, Daniela Fenu e Mattia Masili hanno dichiarato: “Siamo entusiasti del supporto ricevuto dalla Viceministra Del Re. Come noi, sono molti a credere che gli investimenti nello sviluppo di lungo periodo siano fondamentali in un’era di molteplici sfide ed incertezze. L’Italia può e deve fare la sua parte affinché la ricerca, la produzione e la distribuzione di vaccini, essenziali per il benessere globale, non seguano una battuta d’arresto. Il sostegno mostratoci dall’Onorevole Del Re è di fondamentale importanza, perché dimostra che realizzare un’azione di advocacy all’interno della classe politica è realmente possibile. Ciò rafforza la determinazione dei ONE activists di portare avanti la battaglia per un mondo più equo all’insegna della cooperazione internazionale, l’uguaglianza deve essere al centro della risposta globale a questa crisi perché nessuno di noi è al sicuro finché non lo saremo tutti”.
Emily Wigens, direttrice di The ONE Campaign UE, ha dichiarato: “Per sconfiggere il virus dobbiamo agire ambiziosamente a livello globale, non solo a livello locale. Dobbiamo sviluppare un vaccino e trattamenti efficaci che siano disponibili a tutti perché se il virus esiste in qualsiasi parte del mondo, tutti noi ne siamo a rischio. Aiutare a salvare vite umane nei paesi più poveri aiuterà a salvare vite umane a livello globale, quindi abbiamo bisogno di leader che rispettino la chiamata di questi giovani attivisti e che si intensifichino e rispondano a questa richiesta iniziale di finanziamento “.