Covid-19 Piemonte: i decessi delle case di riposo
Da giorni si susseguono notizie simili, provenienti da ogni parte del paese. Sotto inchiesta la gestione dell’emergenza all’interno delle case di riposo. Luoghi di accoglienza, luoghi che proprio in virtù del loro scopo – allietare gli ultimi anni di vita di anziani impossibilitati a stare da soli, con le loro famiglie o, ancor peggio, che una famiglia non ce l’hanno – si trovano ad oggi sotto una lente di ingrandimento. Accuse da parte dei familiari degli ospiti di queste strutture, impossibilitati a vedere i loro cari da ormai più di un mese. Accuse da parte degli operatori delle strutture stesse, sprovvisti di direttive univoche e -ancor peggio – di sistemi di protezione individuale. Lavoratori che hanno continuato, in questi giorni di emergenza, il loro operato sottoposti a turni più pesanti per coprire malattie di colleghi.
Covid-19 Piemonte: 35 morti nella casa di riposo di Vercelli
Ed è proprio di oggi la notizia dell’avvio di un’indagine da parte della Procura di Vercelli. Il fascicolo è, al momento, a carico di ignoti e sorge a seguito di due esposti riguardanti la casa di riposo di piazza Mazzini.
Trentacinque sono le morti che si contano nella struttura, solamente nelle ultime tre settimane. In un clima giornaliero come quello degli ultimi tempi, in cui veniamo bombardati di dati e numeri che si aggirano intorno alle migliaia, un numero simile potrebbe sembrare irrilevante. Basti pensare, però, che nel corso dello scorso anno – e nello stesso intervallo di tempo – le morti all’interno di questa struttura si potevano contare sulle dita di una sola mano.
Al momento non è possibile risalire al numero certo di morti causati dal virus, soprattutto per i soggetti colpiti, molti dei quali particolarmente anziani e con numerose patologie pregresse. Tuttavia, stando ai dati rivelati recentemente, circa la metà degli 84 pazienti pazienti della struttura sarebbe positiva al virus. A questi si aggiungono poi alcuni operatori della struttura stessa.
Covid-19 Piemonte: chiesta chiarezza al Sindaco di Vercelli
Ora si cerca chiarezza. E ai familiari delle vittime e degli ospiti, si è aggiunto il coro di cinque consiglieri di minoranza, che hanno depositato nelle ultime ore una richiesta di sindacato ispettivo relativamente alla struttura di piazza Mazzini. Le domande di chiarimento poste al Sindaco di Vercelli sono tutte indirizzate a mettere in luce quelle che sono state le misure di sicurezza e di contenimento utilizzate a partire dal 9 Marzo scorso, oltre – ovviamente – ad identificare le responsabilità del contagio.
Covid-19 Piemonte: le richieste della minoranza
«I familiari degli ospiti sono sempre stati messi al corrente delle condizioni di salute dei propri cari fin da quando è stata preclusa la possibilità di accedere alla struttura, per evitare contagi di covid-19? Ci sono state segnalazioni dai familiari per mancanza di comunicazione, o impossibilità di reperire informazioni sui parenti? Ci sono state segnalazioni da parte della direzione della struttura all’Asl?».