La reazione del ministro Gualtieri, però, non si è fatta attendere. I fondamentali sono solidi secondo il responsabile del Tesoro.
Fitch declassa l’Italia: questi i motivi
Il coronavirus sta disegnando un futuro davvero incerto e difficile per l’Italia. Questo è emerso dalla spiegazione dell’agenzia di rating Fitch, che ha dato chiarimenti sul declassamento a BBB- deciso nei confronti del nostro Paese.
I numeri sull’andamento economico italiano sottolineano che ci sarà una contrazione del PIL dell’8% nel 2020 e il debito arriverà al 156%. Inoltre, il deterioramento di bilancio previsto per quest’anno si tradurrà in un deficit quasi al 10% del Prodotto Interno Lordo.
Inoltre, seppure l’economia nazionale crescerà di circa il 3,7% nel 2021, Fitch ha ribadito che “la forza della ripresa al di là del 2021 è altamente incerta date le debolezze sottostanti dell’economia”.
Effetto epidemia sull’Italia
In più, poca fiducia è stata espressa anche nei confronti della tenuta bancaria. Lo shock provocato dall’epidemia, infatti, potrebbe ripercuotersi anche sulla qualità del credito e sulle prospettive di redditività del settore.
La stabilità politica intorno alla figura centrale del Presidente del Consiglio Conte, infine, non è affatto scontata e potrebbe essere soltanto apparente. Secondo Fitch man mano che il lockdown verrà alleggerito le probabilità di dissapori e tensioni nella maggioranza aumenteranno.
Effetto epidemia sull’Italia
Unica nota di maggiore positività, in questo quadro dominato da grande incertezza, è l’outlook che resta stabile. La ragione è da cercare nel ruolo della BCE, fondamentale per l’agenzia di rating per sostenere l’Italia, tramite la politica degli acquisti della banca europea.
La risposta di Gualtieri a Fitch: c’è solidità
Nel giorno in cui ha presentato il DEF, Gualtieri ha voluto rispondere alle previsioni di Fitch affermando che l’Italia vanta ancora basi di economia e di finanzia pubblica ben solide. Un rischio per la nazione non c’è.
Secondo il ministro dell’Economia, l’agenzia di rating non ha preso in considerazione quanto stabilito per far fronte alla crisi in sede europea, tralasciando anche alcuni importanti dettagli sul ruolo della BCE.
Inoltre, Gualtieri ha precisato che:
“l’agenzia è intervenuta anticipando la valutazione del rating programmata per il 10 luglio. L’accelerazione sarebbe giustificata dal deterioramento in atto del quadro macroeconomico e della finanza pubblica. Si tratta tuttavia di effetti interamente dovuti a una causa esogena e temporanea”
L’Italia, declassata da Fitch, resta uno dei Paesi maggiormente osservati in questa crisi senza precedenti, soprattutto in Europa.
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