Salaris lo ha chiesto ufficialmente al Presidente della Regione Christian Solinas e all’Assessore alla Sanità Mario Nieddu, attraverso una interpellanza che mette in evidenza come, nel Nord Sardegna, l’epidemia da Coronavirus abbia avuto tempi e modalità di diffusione diversi e ben più allarmanti rispetto al resto dell’Isola e per questo deve essere contrastata con urgenza e con provvedimenti specifici.
La mia proposta, che ritengo essere un piano di emergenza in perfetta sintonia con i modelli applicati dalle unità di crisi, è quella di utilizzare gli ospedali periferici di Bonorva, Ittiri e Thiesi per riunire gli ospiti delle case di riposo così da uniformare l’attività assistenziale, in linea da quanto richiesto dagli stessi sindaci dei comuni interessati – spiega Salaris.
E prosegue:
L’offerta residenziale degli ospedali di Bonorva, Ittiri e Thiesi permetterebbe un’assistenza razionalizzata e accentrata con risparmio di energie e risorse umane sfruttando le équipe territoriali, delle task force composte da medici esperti (infettivologi e specialisti di diagnostica ecografica) in grado di gestire e impostare le terapie in loco come anche, eventualmente, il personale medico che potrebbe mettere in campo l’Esercito Italiano. Le Equipe territoriali si muoverebbero da una struttura all’altra e affiancherebbero, di volta in volta, i medici di medicina generale che operano all’interno delle strutture. Con l’auspicio che l’emergenza sanitaria nel nord ovest Sardegna si risolva prima ancora di attuare quanto da me elaborato come piano di emergenza per le case di riposo, ritengo comunque necessario e doveroso farci trovare pronti. A breve, nei prossimi giorni, sarà effettuato un sopralluogo da parte della unità di crisi locale. Lo stesso governatore Solinas, nella conferenza stampa di ieri, ha apprezzato l’interpellanza dichiarando che gli ospedali sono in elenco qualora dovessero servire – chiude il capogruppo dei Riformatori Sardi.