Quasi sicuramente una discriminante per le persone sarà l’età. Gli ultimi a poter uscire- come riporta l’agenzia di stampa AGIMEG – saranno gli over 70 e soprattutto quelli con patologie pregresse. Al vaglio anche una nuova app dove i cittadini potranno registrarsi, inserendo anche la propria situazione sanitaria e specificando se sono stati sottoposti o meno al test seriologico o al tampone.
L’app consentirà di monitorare costantemente gli spostamenti delle persone. Un’altra fase importante sarà quella della ripartenza a scaglioni che, in qualche modo, è già anticipata da qualche regione. In Veneto, Zaia sta già ripartendo, allentando qualche misura: tolto il limite dei 200 metri per le passeggiate e concessione di jogging e picnic nelle aree all’aperto, ma solo con familiari conviventi e con mascherina obbligatoria. Il distanziamento sociale raddoppia però, arrivando a due metri e l’apertura delle librerie, cartolerie e vestiti per bambini è concessa solo per due giorni a settimana. Due giorni a settimana di apertura anche in Campania, il martedì ed il venerdì, ma solo per i negozi per bambini, no a librerie e cartolerie ed alle consegne a domicilio del cibo.
In Toscana aumentata la distanza sociale, che arriva ad un 1 metro e 80 ed i negozianti dovranno installare barriere con i clienti. Arriva il sì anche di Bonaccini in Emilia Romagna, che apre tranne che nei comuni che sono ancora zona rossa e chiede al Governo la ripresa di altre attività prima del 3 maggio. In Abruzzo, Liguria e Friuli Venezia Giulia arriva il sì per la cura degli orti.
Manutenzione degli stabilimenti balneari e delle spiagge in Liguria ed Abruzzo, mentre nel Lazio si rallenta l’apertura delle librerie che slitta al 20 aprile. Stretta in Lombardia, dove Fontana dice no alla riapertura di librerie e cartolerie, alberghi e bed & breakfast.
Studi professionali solo in smart working, attività motoria entro i 200 metri da casa e mascherine e guanti obbligatori. Librerie, cartolerie e negozi di vestiti per bambini rimangono chiusi invece in Piemonte e Trentino Alto Adige.
Dal 4 maggio si parla invece della possibilità della libera circolazione delle persone ma con mascherine e distanza di sicurezza, entrate contingentate nei negozi e, dal 18 maggio dovrebbero riaprire anche bar e ristoranti.
Il 31 maggio dovrebbero invece ripartire il campionato di calcio e gli sport collettivi, dall’8 giugno via libera agli sporti individuali nei centri sportivi.
Ancora incertezze sulla riapertura delle sale scommesse, mentre per i bingo sono allo studio schemi di entrate e di permanenza nelle sale delle persone con garanzia di tutti gli standard di sicurezza sanitaria.