Lo dichiarano il Segretario generale della UILM, Rocco Palombella, e il Segretario nazionale UILM responsabile del settore automotive, Gianluca Ficco.
Fra le nuove misure – proseguono Palombella e Ficco – decise con il progetto “Back on Track” (Torna in pista), nato dalla collaborazione con un pool di virologi ed esperti e patrocinato dalla regione Emilia Romagna, meritano una menzione particolare la dotazione di mascherine, il rilievo della temperatura a tutto il personale, la creazione di un percorso di sanificazione in entrata e in uscita, nonché uno screening sierologico su base volontaria ma assolutamente privo di oneri a carico del dipendente. Tale screening sarà progressivamente esteso anche a tutti i conviventi dei lavoratori che ne faranno richiesta e offerto ai fornitori che operano in stabilimento. Per gli eventuali dipendenti che dovessero ammalarsi, la Ferrari ha inoltre pronto un pacchetto assicurativo specifico. Infine si sta studiando la possibilità per i dipendenti di avvalersi di una App, che li supporterà nel monitoraggio della eventuale sintomatologia e che traccerà i contatti con altri utenti dichiaratisi positivi.È vero che Ferrari – concludono Palombella e Ficco – rappresenta un termine di paragone difficile da eguagliare per chiunque, eppure può essere di esempio per dimostrare che salute e lavoro possono e anzi devono essere coniugati anche in un frangente così drammatico come quello che stiamo attraversando.