Celebreremo la festa del Popolo sardo, “Sa Die de sa Sardigna 2020” chiusi nelle nostre case. Il Comitato, nell’augurare ai Sardi ogni soddisfazione e benessere, propone di diffondere nei propri siti (fb, instagramm, twitter, telegram, tictoc etc) l’allegato “MESSAGGIO PER SA DIE”, che abbiamo reso disponibile in italiano, sardo-campidanese e in sardo-logudorese già nei social di decine di cittadini e che continua a venire riprodotto ed inviato: al riguardo arrivano nuovi testi in nuorese, gallurese, algherese, bainzinu di Porto Torres, ollolaese, e in altre varianti, all’indirizzo indicato www.fondazionesardinia.eu.
Questo testo ed eventuali improvvisazioni de ‘istima’ per la festa e per la Sardegna accompagneranno l’esposizione della bandiera sarda ai balconi (per chi la possiede) e virtuale nei social media. Con una novità: in alcuni punti cruciali della città metropolitana di Cagliari (in genere presso le rotonde) saranno allestiti grappoli di bandiere sarde, dal mattino alla sera del 28 aprile.
In questi giorni, ‘S’Innu de su patriota sardu a sos feudatarios’, il nostro inno nazionale, troverà lo spazio che merita, collegato alla bandiera nelle suonerie dei social e presentato in tutte le scuole della Sardegna attraverso la piattaforma della direzione scolastica regionale contattata dal Comitato e dall’ l’ISTASAC. Con la loro collaborazione abbiamo registrato i cinque atti in cui Luciano Carta ha raccolto la drammatizzazione dell’inno che, con le spiegazioni storiche, consentirà ai ragazzi di rileggere la vicenda che celebriamo con “Sa Die”.
La presidenza del Comitato parteciperà alla riunione celebrativa del Consiglio Regionale prevista per la mattina del 28 aprile, a partire dalle ore 11,00.
Intanto, a Sassari, grazie alla costante attiva presenza di Federico Francioni e della Cooperativa teatrale “S’Arza” di Romano Foddai, sono stati promosse alcune iniziative online con la distribuzione di diversi video e con le problematiche generali e locali di “Sa Die de sa Sardigna”.