Dopo aver contribuito a promuovere con forza l’intervento di 120 milioni di euro messi a disposizione delle famiglie sarde in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19, il gruppo di Forza Italia ha promosso inoltre una numerosa serie di interventi nei principali settori produttivi della Sardegna.
Tra in numerosi interventi promossi dal Gruppo in particolare viene sollecitato con grande forza la necessità di promuovere il pagamento di tutte le pratiche arretrate in agricoltura finanziate con i fondi europei del PSR (siccità 2017; benessere animale; biologico; ecc) e tutte le pratiche arretrate del comparto della pesca, finanziate con i fondi europei del FEAMP.
In questa fase di fortissima difficoltà finanziaria per le imprese del settore primario, occorre procedere immediatamente, senza effettuare l’istruttoria e a prescindere dai così detti certificati antimafia, al pagamento delle ingenti risorse bloccate da Argea, rinviando ad un momento successivo le relative istruttorie e/o verifiche.
Questa iniziativa deve andare ad affiancarsi all’ulteriore intervento promosso e sostenuto con forza e relativo all’attivazione degli ammortizzatori sociali per il comparto pesca. Con grande tempestività l’Assessore Regionale al Lavoro Alessandra Zedda ha attivato immediatamente la Cassa Integrazione in Deroga, mettendo in sicurezza i pescatori.
A queste iniziative i Consiglieri Cera, Cocciu e Talanas propone di abbinare un intervento dell’assessorato all’Agricoltura che dovrebbe mettere in campo ulteriori interventi finalizzati a fornire una tutela anche alle imprese di pesca, in relazione al “Fermo pesca”. E’ necessario avviare immediatamente la rimodulazione del FEAMP per attivare la misura relativa al riconoscimento del FERMO PESCA previsto con il Cura Italia (articolo 78, comma 2) al fine di ottenere la gestione diretta dei bandi FEAMP, con bandi regionali specifici destinati alle acque interne.
La gestione diretta di questa rimodulazione evidenziano i consiglieri Emanuele Cera, Angelo Cocciu e Giuseppe Talans, è di fondamentale importanza per riconoscere il fermo pesca nelle acque interne, al fine di evitare il grave rischio e la penalizzazione/esclusione dei pescatori che operano negli stagni della Sardegna.
L’attuale criterio legato al “fermo barca”, in assenza in Sardegna di un registro delle imbarcazioni in acque interne, rischia di escludere tutte le imbarcazioni soggette a fermo pesca che operano negli stagni sardi. Questo pericolo potrà essere superato prosegue il Consigliere Cera, solamente con la rimodulazione dei fondi FEAMP e con la gestione diretta dei fondi del “Fermo Pesca”, prevedendo di effettuare una assegnazione “sul numero degli addetti
regolarmente autorizzati e sulla estensione degli ambienti produttivi”.