Il governo non aiuta l’app contro Covid-19; ogni giorno si fanno solleciti per far partire l’app che dovrebbe contribuire a monitorare le quarantene. I limiti, che sembrano essere alla base di questo stop momentaneo, sarebbero legati alla legge sulla privacy. Il governo è l’unico che può convalidare la procedura e far partire questa forma di monitoraggio d’emergenza.
“Ogni giorno sollecitiamo il governo affinché sciolga i nodi che impediscono la partenza della app per il controllo delle quarantene di partire”.
Tema scottante della videoconferenza con i giornalisti il presidente della Regione Christian Solinas. La regione ha lavorato duramente per questo progetto e cercato di farlo in tempi stetti. I limiti, come è noto, sono costituiti dal regolamento comunitario sulla privacy. Quindi urge, in questo momento, l’intervento tempestivo del Governo.
“La Sardegna è pronta da diversi giorni – ha precisato Solinas – dal punto di vista tecnologico, a partire, sia con le app che con la piattaforma informatica che ci consentirebbero una tracciatura completa”.
Ostacoli da parte del Garante della privacy
Alcune perplessità sono state portate alla luce anche dal garante per la privacy Antonello Soro. Per garantire il diritto alla privacy, i cittadini dovrebbero aderire volontariamente al progetto. L’app andrebbe a tracciare la posizione del soggetto. L’app ha l’obiettivo di aiutare la regione a contenere i contagi, a monitorare le quarantene e a ricostruire il tracciato degli spostamenti. Strumento molto utile in questo periodo di contenimento.
Solinas sull’app anti Covid-19
Il governatore sardo ha commentato:
“Può essere un punto di partenza ma non di arrivo se si vuol giungere a una definitiva uscita dall’emergenza. Noi accederemo all’invito di iniziare su base volontaria, spero nei prossimi giorni di dare la prima sperimentazione di funzionamento dell’app, con volontà espressa di chi arriva in Sardegna. Ma è necessario avere una finestra che consenta di far prevalere le ragioni di salute pubblica rispetto a tutte le altre”.
Inoltre Solinas si rivolge a medici e infermieri intavolando il discorso di merito. Il lavoro svolto merita un riconoscimento da parte della regione. Si sta già parlando di un provvedimento ad hoc per garantire quanto detto in videoconferenza.