Un segnale inequivocabile arriva dall’aumento esponenziale dell’utilizzo della piattaforma. In un solo mese si sono registrate 100mila ricerche di prodotti più della media.
Basta inquadrare con la fotocamera il prodotto da gettare e, con un blip sul codice a barre, l’app riconosce le materie prime di cui è composto, indicandone le corrette modalità di conferimento.
I COMUNI “PARLANO” IN TEMPO REALE COI CITTADINI
L’obbligo di restare tutti a casa ha tante conseguenze, tra cui l’aumento, non certo insignificante, della quantità di rifiuti domestici prodotti da ogni famiglia. E, mentre la pandemia impone nuove regole per la raccolta comunale (spesso diverse da una regione all’altra), cresce il bisogno informativo degli italiani.
Per facilitare il flusso di informazioni ai cittadiniJunker ha deciso di mettere a disposizione la propria infrastruttura. Nessun bisogno di stampare, affiggere o distribuire materiali cartacei. Grazie alla dematerializzazione è possibile raggiungere contemporaneamente centinaia di migliaia di utenti, che ricevono in tempo reale un messaggio dal sindaco o dal Comune sullo smartphone.
“La nostra piattaforma – spiega Benedetta De Santis, CEO di Giunko srl, la start up che ha lanciato Junker – è stata costruita secondo i principi della smart city e del crowdsourcing: un approccio vincente per garantire un flusso informativo rapido e corretto anche in questi tempi d’emergenza.
Nel nostro piccolo abbiamo quindi pensato di dare il nostro contributo potenziando i servizi dedicati ai Comuni aderenti e mettendo a loro disposizione la possibilità di inviare messaggi illimitati ai cittadini attraverso la nostra app”.
La risposta è stata immediata. Molte amministrazioni ne hanno approfittato per comunicare in modo rapido e sicuro la chiusura di uffici ed ecocentri, eventuali modifiche al calendario del porta a porta, indicazioni speciali per le persone positive o in quarantena obbligatoria. Ma anche per rassicurare la cittadinanza circa la prosecuzione di un servizio essenziale anche in tempi di emergenza, come la raccolta dei rifiuti.
UNA GUIDA AGLI ERRORI DA EVITARE
E se la raccolta prosegue, almeno per la maggioranza degli italiani, ecco arrivare una guida consultabile sul sito dell’app che raccoglie gli equivoci più comuni, persino per i differenziatori più esperti. Errori all’apparenza di poco conto, che invece possono causare grossi problemi al processo di riciclo. Il risultato è un “viaggio avventuroso” tra falsi amici del vetro, come pyrex e cristallo, RAEE, scontrini e carta forno.
LA BACHECA DEL RIUSO
Gestire in modo responsabile i propri rifiuti significa, naturalmente, anche impegnarsi a ridurli. Secondo una stima di Occhio del riciclone e Utilitalia, il 2% dei rifiuti prodotti nel nostro paese potrebbe essere destinato al riuso. Libri, giocattoli, mobili, articoli di collezionismo, elettrodomestici e apparecchiature di vario genere, ancora in buono stato, che potrebbero avere una nuova, seconda vita. Magari con un po’ di creatività.
Per moltiplicare le occasioni di sharing senza uscire da casa, Junker ha lanciato un nuovo servizio: una “Bacheca del riuso” a disposizione dei Comuni che vogliono semplificare la vita dei propri cittadini e, contemporaneamente, ridurre il volume di rifiuti destinati alla discarica.
Una vetrina virtuale dove chiunque abbia un oggetto di cui intende disfarsi, invece di buttarlo, può fotografarlo e metterlo a disposizione (a titolo rigorosamente gratuito) di altri. E quale momento migliore, se non questo, per dare un’occhiata agli annunci?
SPESA A DOMICILIO? CONTROLLA LA MAPPA
C’è infine un’altra tendenza frutto del lockdown: la spesa a domicilio. Una necessità in questo momento per molti, specie per gli anziani o le persone in quarantena, che tuttavia potrebbe consolidarsi come abitudine a emergenza finita.
Anche in questo caso Junker mette a disposizione dei Comuni la propria piattaforma, offrendo un servizio gratuito di mappatura di tutti i negozi, i ristoranti e le aziende del territorio che consegnano a domicilio.