Dopo le iniziative promosse dai reggimenti della “Sassari” di stanza a Teulada (3° bersaglieri), Cagliari (151° e Reggimento logistico) e Macomer (5° genio guastatori), gli appelli a donare il sangue durante l’emergenza Coronavirus non sono rimasti inascoltati neppure a Sassari, sede del 152° reggimento, del Reparto Comando Supporti Tattici e del Comando Brigata.
Sono numerosi, infatti, i pazienti che vengono trasfusi ogni giorno negli ospedali della Sardegna, molti dei quali sono persone affette da patologie che richiedono un ricorso regolare alle trasfusioni di sangue. È questa una delle ragioni per le quali il 152° reggimento fanteria “Sassari”, comandato dal colonnello Giuseppe Rocco, ha organizzato una giornata dedicata alla donazione, ospitando nella caserma “Gonzaga” un’autoemoteca e i volontari dell’Avis comunale di Sassari.
La missione della Brigata “Sassari”
“L’iniziativa della Brigata “Sassari”, che ringrazio per il solido legame di amicizia e vicinanza che da sempre ci lega”, ha spiegato Serafino Dettori – presidente Avis del capoluogo turritano – “risponde alla necessità costante e indifferibile di far fronte alla ridotta disponibilità di sangue ed emoderivati, accentuatasi in un momento in cui il sistema sanitario si trova a fronteggiare un’emergenza come quella rappresentata dal virus Sars-CoV-2 che rischia di provocare un calo delle scorte nell’isola per la paura dei cittadini di uscire di casa per recarsi nei centri trasfusionali”.
“La solidarietà nell’ambito della donazione è un gesto di grande altruismo, frutto di valori e principi etici propri del soldato dell’Esercito Italiano”, ha dichiarato il colonnello Rocco. “Nel caso dei “sassarini” prevale lo straordinario senso di appartenenza alla propria terra. Essi sentono come un dovere aiutare i propri corregionali in questo momento di bisogno”, ha commentato il comandante della Brigata “Sassari“, generale Andrea Di Stasio.
Una seconda donazione di sangue, sempre nella caserma “Gonzaga”, è prevista il 29 aprile.