Il progetto mette in campo la cooperazione internazionale, l’innovazione tecnologica, l’agricoltura sociale e l’internazionalizzazione dei processi produttivi.
Nei mesi scorsi è stata avviata la creazione di un giardino del tè cinese in Sardegna, con la coltivazione di piantine in alcuni terreni dell’Ogliastra da studenti e da soggetti socialmente deboli che hanno partecipato a un percorso di inserimento lavorativo.
Tutto ciò con l’utilizzo di strumenti e tecnologie di precisione che rendono la coltivazione del tè sardo-cinese un modello di eccellenza in agricoltura, sia a livello nazionale che internazionale.
Il progetto favorisce il processo di coinvolgimento di giovani e lavoratori in un ambito agricolo internazionale, aggrega giovani e territorio a un disegno di cooperazione internazionale che ha fondamenti culturali molto profondi.
Gli obiettivi sono:
- Promuovere e rafforzare i rapporti commerciale e di dialogo tra la Sardegna e la Cina;
- Sperimentare una nuova produzione agricola nell’isola con l’applicazione di tecnologie di precisione;
- Aprire la strada al marchio del “Tè sardo cinese” con importanti ricadute economiche e anche turistiche;
- Formare all’innovazione;
- Realizzare un nuovo modello di scuola e lavoro in campo agricolo;
- Inserimento socio-lavorativo delle fasce più deboli.
Il progetto consentirà di sperimentare una nuova coltivazione in Sardegna puntando su una vera eccellenza della Cina: il tè.
L’isola, grazie al suo clima mite e temperata tutto l’anno, è il prototipo ideale per questo tipo di produzioni in Italia. L’altro risultato è creare una generazione di giovani coltivatori di tè sardo cinese con il metodo dell’agricoltura 4.0. e con la cultura dell’internazionalizzazione delle produzioni e dell’impresa.