Giaime è una clip di dieci minuti autoprodotta che sarà pubblicata il 25 aprile nei profili Facebook e YouTube dell’Istituto in cui dodici persone leggono e interpretano dalle proprie case e con strumenti non professionali il messaggio di Pintor. Una lettura corale dove una studentessa, un medico, un’educatrice, una farmacista, insegnanti, ricercatori, giornalisti, studiose e studiosi ripropongono nella quotidianità un esempio di straordinaria onestà intellettuale, un’acuta testimonianza sulla necessità di assumere il proprio destino nei momenti decisivi della vita pur nella consapevolezza dei propri limiti.
“Oggi in nessuna nazione civile il distacco fra le possibilità vitali e la condizione attuale è così grande: tocca a noi di colmare questo distacco e di dichiarare lo stato di emergenza. Musicisti e scrittori dobbiamo rinunciare ai nostri privilegi per contribuire alla liberazione di tutti”, scriveva l’intellettuale e fine letterato Pintor. Il messaggio di un giovane uomo che a 24 anni, come tanti nello stesso periodo, decideva di combattere contro l’oppressione, l’intolleranza, la prevaricazione senza per questo essere un eroe o un predestinato. Un messaggio attuale, vivo, che l’Istituto sardo per l’antifascismo ripropone in una circostanza complicata e tortuosa come quella che l’umanità oggi attraversa nel fronteggiare la pandemia.
La Resistenza è stata una guerra combattuta senza coscrizione, per scelta e per convinzione, da giovani uomini e donne comuni. A 75 anni dalla fine di quella guerra che ha visto anche il sacrificio di molti sardi, il valore e l’integrità della “scelta” restano immutati e si trasformano in strumenti e bagaglio fondamentali per ricostruire e rinsaldare tutti i giorni e in tutte le nostre manifestazioni le basi di qualunque convivenza civile: la libertà, l’uguaglianza, la pari dignità.
Il 1 dicembre, a Castelnuovo al Volturno, nel tentativo di oltrepassare le linee nemiche per raggiungere le formazioni partigiane, Giaime Pintor morì dilaniato dallo scoppio di una mina tedesca. “Se non dovessi tornare non mostratevi inconsolabili. Una delle poche certezze acquistate nella mia esperienza è che non ci sono individui insostituibili e perdite irreparabili”, scrisse Giaime Pintor.
Dapprima diffusa dattiloscritta a cura di amici, la lettera è stata pubblicata in forma ridotta per la prima volta in un opuscolo commemorativo nel 1946, In memoria di Giaime Pintor, (Einaudi, 1946). Nella sua versione integrale si trova in G. Pintor, Il sangue d’Europa. Scritti politici e letterari (1939-1943), a cura di V. Gerratana, (Einaudi, 1950).
L’iniziativa Issasco partecipa alla campagna social #RaccontiamolaResistenza avviata dall’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” e dagli altri 65 istituti della rete il 29 marzo su Facebook, Twitter e Instragram. Aderiscono alla campagna tutte le associazioni di reduci e di partigiani, le principali società storiche, la rete “Paesaggi della Memoria” con la partnership di Rai Storia e di Rai Cultura.