Per la Todde “è necessario che un’azienda si prenda cura dei propri dipendenti, garantendo sia percorsi sicuri per arrivare al lavoro sia la protezione nel luogo di lavoro stesso. Lo Stato, in tutte le sue espressioni, deve lavorare per poter supportare le aziende in questo percorso. Dobbiamo cominciare ora a definire le giuste strategie d’azione per l’ingresso nella fase di post emergenza e di convivenza con il virus e questa può essere un’occasione importante per mettere al centro della nostra economia non più l’uomo che consuma, ma l’uomo che produce e crea valore. Una visione più etica della nostra economia. Si deve stabilire una catena di comando e di responsabilità per garantire e sostenere le aziende che si metteranno in sicurezza. Nel momento in cui i virologi e gli epidemiologi comunicheranno che si potrà uscire dalla fase emergenziale, dobbiamo essere pronti. Ne va del futuro del nostro Paese”.
Nell’intervista il sottosegretario parla anche delle opportunità che si aprono ora per compiere finalmente in Italia una vera rivoluzione digitale. “L’emergenza rappresenta l’occasione per la digitalizzazione di molte attività. Dobbiamo investire sempre di più in infrastrutture digitali e banda larga perché lo smart working non è soltanto una reazione all’emergenza ma rappresenta una modalità di lavoro che può aumentare l’efficienza delle aziende e della pubblica amministrazione. Bisogna quindi trasformarlo in normalità”.
La sottosegretaria Todde ricorda come “il Ministero dello sviluppo economico ha messo a punto diversi strumenti e programmi per incentivare la digitalizzazione delle imprese. Uno dei miei compiti è l’attuazione e la semplificazione per le Pmi. L’obiettivo è quello di salvaguardare le attività più piccole, di frequente anche le più qualitative, facilitando la loro presenza digitale ed informandole sugli strumenti disponibili e su come poterli utilizzare”.
Inoltre, la sottosegretaria aggiunge che “con l’approvazione del Golden power, su cui ha lavorato duramente il Sottosegretario Fraccaro, si tutelano gli asset strategici del nostro Paese, proteggendoli concretamente da ogni mira ostile. La norma è valida per un ventaglio più ampio di settori, dall’agroalimentare a quello sanitario. Ha un ambito di applicazione anche a livello europeo, proteggendoci da scalate ai danni del nostro patrimonio produttivo e industriale. Inoltre, è esteso anche alle pmi strategiche per lo sviluppo del sistema-Paese”.
“Il Governo ha una visione molto chiara di quello che dovrà essere il suo ruolo, al fianco delle imprese e della ricerca” conclude la Todde. “Affiancare e regolamentare quelle sfere della vita dove l’innovazione è talmente rapida che le norme non consentono di stare al passo con i tempi. Credo fortemente nel valore democratizzante della tecnologia. Il nostro Paese deve investire sempre di più in infrastrutture digitali a supporto della nostra economia”.