Il sindaco di San Vito con un’ordinanza di sgombero dalla sede storica dell’associazione Obiettivo Sanità Sardegna, ha privato la comunità che lo ha eletto, dell’importante supporto di questa associazione di volontariato.
Il fatto è ancora più grave perché questi volontari, in lunghi anni di attività, si sono sempre prodigati per il benessere sociale della comunità.
Questi tempi bui, anche con l’epidemia in corso, dovrebbero indurre tutti a riflettere e a collaborare. Nessuna emergenza può essere superata senza la coesione tra chi amministra il Bene pubblico e i cittadini, sia singoli che organizzati in associazioni.
Ma non sempre gli eletti danno il buon esempio promuovendo atti di speranza e di pace per aiutare a risolvere anche piccoli conflitti interni alla propria collettività.
Questa ordinanza di sgombero, nel pieno dell’emergenza CoviD, contro l’associazione che fra l’altro si è battuta in prima linea anche per la difesa dell’ospedale San Marcellino di Muravera, è un’inspiegabile azione di scollamento e di frattura tra chi amministra e le associazioni di liberi cittadini.
Oggi l’ordinanza di sgombero non è sicuramente una priorità. E’ un atto insensato che dovrebbe indurre il sindaco a riflettere, desistere e revocare il provvedimento.
Auspichiamo che lo faccia innanzitutto per onorare il suo ruolo di primo cittadino. L’associazionismo, che promuove la partecipazione popolare alle scelte amministrative e politiche per il bene collettivo, deve essere sostenuto e incoraggiato dagli amministratori con il sindaco in testa.
Auspichiamo che prevalga il buon senso e sia garantito il bene della comunità.
Claudia Zuncheddu – portavoce Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica