Due pattuglie sono intervenute, infatti, a seguito di una richiesta pervenuta al numero di emergenza 112 da parte di alcuni familiari. I militari, giunti prontamente sul posto, hanno bloccato l’uomo, colto in flagranza di reato, mentre stava confezionando una bottiglia Molotov che intendeva utilizzare contro la convivente e la madre, minacciando di farlo anche nei confronti delle auto dell’Arma.
L’ordigno era stato piazzato accanto alle bombole dell’impianto del gas condominiale, facendo così temere che un’eventuale deflagrazione in quel punto potesse procurare ben più gravi conseguenze. Il colpevole, che ha resistito all’arresto sferrando nei confronti dei Carabinieri calci e pugni (che tuttavia sono riusciti a immobilizzarlo) dopo le formalità di rito è stato tradotto al carcere di Bancali, a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Tempio Pausania.
Ovviamente sarà chiamato a rispondere anche di resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Anche in questa circostanza la robusta presenza di pattuglie dei Carabinieri, impegnate nel controllo del territorio, ha consentito di rispondere tempestivamente all’emergenza e di impedire il compimento di un grave fatto criminoso.
La collaborazione serrata con la Procura di Tempio anche in questo caso ha permesso di far fronte alle esigenze di sicurezza della cittadinanza olbiese assicurando – in attesa delle decisioni della A.G. giudicante – la custodia in carcere dell’arrestato.