Quando le misure di contenimento saranno allentate, le zone più colpite dall’epidemia da Covid-19 dovranno arrivare preparate all’appuntamento. La ripartenza sarà graduale e difficile, ma l’unico metodo affinché ciò possa avvenire in tutta sicurezza, come suggerito dalla dottoressa olbiese Barbara Uggias, è sottoporre a tamponi rinofaringei analizzato con i test Pcr tutta la popolazione sarda. Questo tipo di test, come spiegato dalla dottoressa residente a Manchester, è in grado di individuare la presenza di un’infezione virale attiva consentendoci così di isolare soltanto le persone positive al virus, potenziali fonti di contagio.Considerato che il Nord Sardegna – spiega il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi – si configura attualmente come “zona rossa” sul territorio regionale, con circa i due terzi dei casi totali e l’80% dei nuovi casi, è necessario che la Regione programmi l’apertura di un laboratorio per test Pcr a Olbia, un presidio che alleggerisca il lavoro dei laboratori di Sassari e consenta di azzerare le lunghe tempistiche dovute ai viaggi delle provette tra le due città, come sta accadendo quotidianamente. Occorre trovare delle soluzioni per aumentare l’efficienza globale dei laboratori perché Sassari non sarà mai sufficiente per tutto il Nord Sardegna.
Così il consigliere del M5S, Roberto Li Gioi, ha presentato una mozione (sottoscritta dai consiglieri del M5S D. Manca, M. Ciusa, A. Solinas) che impegna il Presidente della Regione e la Giunta ad attivare un laboratorio specializzato in tamponi nasofaringei per mezzo di test molecolari (Real Time Polymerase Chain Reaction, RT-PCR) nella città di Olbia.
I test rapidi sono essenziali per ottimizzare l’attività sanitaria del Nord Sardegna, consentire di isolare tempestivamente i positivi e permettere allo stesso tempo un ritorno veloce al lavoro per i negativi – prosegue Li Gioi. – Se la Regione Sardegna intende percorrere questa strada, la più efficace e sicura al momento, è necessario che si inizi oggi a programmarne il tracciato di domani con un’ottimale allocazione dei centri di analisi di riferimento.