Consapevoli del fatto che gli articoli 208 e 148 del D. Lgs 285/1992 (codice della strada) stabiliscono i destinatari di quei denari e ne vincolano l’utilizzo esclusivo per tutto ciò che riguarda la sicurezza stradale, chiediamo al Presidente del Consiglio Conte di intervenire inserendo, nel prossimo DPCM, un vincolo di utilizzo dei proventi derivanti dalle contravvenzioni stradali, per poterli finalmente destinare alla Regione Sardegna e ai Comuni in modo da sostenere i cittadini più in difficoltà e, in aggiunta, destinare un’ulteriore parte restante all’acquisto di macchinari e dispositivi per la protezione individuale del personale sanitario e delle forze dell’ordine.
Come movimento politico chiederemo, una volta dato l’ok a Regione e Comuni, di utilizzare queste entrate e di sostenere nello specifico:
- persone prive di occupazione e/o di reddito non assegnatari di sostegno pubblico (Rdc, Rei, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale);
- nuclei familiari numerosi (con almeno 5 componenti) in condizioni di fragilità economica e prive di sostegno (prive di reddito, perdita di lavoro, etc.);
- nuclei mono-genitoriali in grave difficoltà economica;
- nuclei con persone fragili (anziani o disabili) in situazione di fragilità economica.
Il Popolo della Famiglia Sardegna chiede, altresì, al Presidente della Regione Christian Solinas e a tutti i Sindaci dell’Isola e appartenenti all’Anci di fare pressione affinché il Governo, con un Decreto, dia loro la possibilità di ricevere in breve tempo l’intero tesoretto derivante dalle contravvenzioni e destinarlo, successivamente, alle persone più bisognose in questo difficile momento.