Intanto Azzolina raduna gli esperti per capire come sarà la scuola nei prossimi mesi. Per la Maturità 2020 si è arrivati forse alla scelta definitiva con il solo orale il 17 giugno. Vediamo allora cosa ha detto Azzolina sul Piano scuola e chi sono gli esperti incaricati.
Piano scuola: atto firmato da Azzolina
Piano scuola: Azzolina annuncia e firma l’atto con il quale costituisce un comitato di diciotto esperti che dovranno guidare la scuola dopo l’emergenza COVID-19 quindi dovranno definire già come ripartire a settembre. Azzolina ha annunciato il piano scuola e il relativo comitato attraverso un messaggio sulla sua pagina Facebook:
“Ho firmato l’atto che istituisce presso il ministero dell’Istruzione il comitato di esperti che ci aiuterà a mettere a punto il nostro Piano per la Scuola. Un progetto ampio, complessivo, per uscire dall’emergenza ma guardando oltre. Serve un approccio resiliente per superare questa crisi: possiamo farlo costruendo insieme una scuola migliore. È una strada obbligata se non vogliamo disperdere i tanti sacrifici fatti in queste settimane. L’emergenza ha ricordato a tutti la centralità del sistema d’Istruzione. Ma ha anche evidenziato le criticità che la scuola italiana sconta da anni. Troppi anni e troppi ritardi. Digitalizzazione, formazione, edilizia: priorità su cui non può più esserci alcuna esitazione.”
La ministra fa così un esempio:
“Quando due anni fa da parlamentare ho iniziato a parlare di classi pollaio e presentato una proposta di legge, in pochi hanno raccolto l’urgenza di quel tipo di intervento. Oggi invece tutti si accorgono che con un’emergenza sanitaria in corso la composizione troppo numerosa delle classi è un ostacolo non solo per la didattica ma anche per la sicurezza. È arrivato il momento di lavorare sul dopo. E dobbiamo farlo subito.”
Continua poi presentando il gruppo di lavoro che andrà a comporre il comitato per il Piano scuola:
“Del gruppo di lavoro che abbiamo costituito fanno parte esperti di altissimo livello che ci aiuteranno, naturalmente a titolo gratuito, a progettare la nuova scuola che dovrà nascere dall’emergenza. Chiederemo loro di formulare proposte che vaglieremo con attenzione.”
I diciotto esperti di Azzolina per il Piano scuola
I diciotto esperti per il Piano scuola Azzolina li presenta attraverso un elenco che è disponibile sul sito del ministero dell’Istruzione, ma chi sono? Si tratta di professori universitari, docenti della secondaria, dirigenti scolastici, personalità di spicco nel mondo della formazione.
Prima di vedere l’elenco dei nomi spieghiamo secondo Azzolina e il MI (dal vecchio MIUR) di cosa andrà a occuparsi il comitato e quali sono quindi gli elementi che definiscono il Piano scuola.
Il Comitato potrà formulare proposte su:
- l’avvio del prossimo anno scolastico, tenendo conto della situazione di emergenza epidemiologica attualmente esistente;
- l’edilizia scolastica, con riferimento anche a nuove soluzioni in tema di logistica;
- l’innovazione digitale, anche con lo scopo di rafforzare contenuti e modalità di utilizzo delle nuove metodologie di didattica a distanza;
- la formazione iniziale e il reclutamento del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, con riferimento alla previsione di nuovi modelli di formazione e selezione;
- il consolidamento e lo sviluppo della rete dei servizi di educazione e di istruzione a favore dei bambini dalla nascita sino a sei anni;
- il rilancio della qualità del servizio scolastico nell’attuale contingenza emergenziale.
Le proposte presentate saranno poi vagliate dai vertici del ministero. I membri del comitato di esperti, come abbiamo detto sono diciotto. Questo è l’elenco dei nomi:
- Prof. Bianchi Patrizio, coordinatore, professore ordinario di Economia e Politica industriale presso l’Università di Ferrara;
- Dott.ssa Carimali Lorella, docente presso il Liceo Scientifico statale “Vittorio Veneto” di Milano;
- Prof. Ceppi Giulio, ricercatore e docente incaricato presso il Politecnico di Milano;
- Dott. Di Fatta Domenico, dirigente scolastico presso l’Istituto di istruzione superiore “Regina Margherita” di Palermo;
- Dott.ssa Ferrario Amanda, dirigente scolastico dell’Istituto di istruzione superiore “Tosi” di Busto Arsizio (Varese);
- Dott.ssa Fortunato Maristella, dirigente dell’Ambito Territoriale di Chieti e Pescara, Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo;
- Prof.ssa Lucangeli Daniela, professore ordinario di Psicologia dell’Educazione e dello Sviluppo presso l’Università di Padova;
- Prof. Melloni Alberto, professore ordinario di Storia del Cristianesimo presso l’Università di Modena-Reggio Emilia;
- Dott.ssa Pozzi Cristina, Ceo & Co-founder Impactscool;
- Dott. Quacivi Andrea, Amministratore delegato di Sogei;
- Dott.ssa Riccardo Flavia, ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità;
- Prof. Ricciardi Mario, già professore associato di Diritto del Lavoro e delle Relazioni industriali presso l’Università di Bologna;
- Prof.ssa Riva Mariagrazia, professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale, presso l’Università di Milano-Bicocca;
- Prof. Salatin Arduino, presidente Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa – ISRE;
- Prof. Sandulli Aldo, professore ordinario di Diritto Amministrativo presso la LUISS Guido Carli;
- Dott.ssa Spinosi Mariella, dirigente tecnico del Ministero dell’Istruzione in quiescenza;
- Dott. Versari Stefano, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna;
- Prof. Villani Alberto, Presidente della Società Italiana di Pediatria.
Azzolina al termine del suo messaggio ha tenuto a precisare che il comitato di esperti per il Piano scuola post emergenza è tutt’altra cosa rispetto alla task force istituita settimane fa per affrontare l’emergenza nell’immediato. Conclude la ministra:
“Il comitato che ho appena istituito lavora sul “dopo”. Altra cosa è la task force per le emergenze educative: una struttura operativa che esiste da anni, composta da dipendenti ministeriali e rappresentanti degli uffici regionali. Al lavoro già da fine febbraio, senza compensi extra, ha permesso ad esempio di raggiungere le scuole delle ex zone rosse o di offrire supporto psicologico a docenti e studenti. A loro chiedo di continuare a lavorare nelle prossime settimane con la stessa dedizione e passione.”
Teresa Maddonni
Fonte: www.money.it