La diffusione del virus nelle regioni insulari e il rischio che lo stesso si diffonda nell’Isola di La Maddalena, attualmente priva delle tutele sanitarie garantite sul restante territorio nazionale, causa l’impossibilità di intervenire con adeguata rapidità sui casi urgenti.
“Il Paolo Merlo di La Maddalena – commenta Marino – depotenziato dall’Ats nel marzo scorso da “Emergenza- urgenza” a “Punto di primo intervento”, dovrebbe occuparsi solo dei codici bianchi e verdi ma non di quelli gialli o rossi che richiedono un intervento di urgenza o di emergenza. Questi ultimi dovrebbero essere trattati dalla struttura sanitaria avanzata più vicina che, però, nel caso di La Maddalena e di tutte le isole minori interessate dalla problematica, è raggiungibile solo attraverso mezzi navali o aerei di soccorso”.
L’ordine del giorno evidenzia la necessità di dotare i presidi territoriali di quanto necessario, in termini di personale e strutture, per la presa in carico dei casi urgenti, l’erogazione di servizi delle cure primarie e per la gestione territoriale ambulatoriale-domiciliare delle patologie croniche, dei pazienti oncologici e dializzati, garantendo la funzione di pronto soccorso con i relativi servizi di supporto.
“La gestione della sanità è di competenza regionale – afferma il deputato -, ma il dovere di garantire il diritto alla salute in maniera uguale in tutto il territorio, comprese le Isole minori, compete allo Stato”.
L’ordine del giorno, nell’ambito dell’adozione delle misure urgenti indicate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, impegna dunque il Governo a disporre l’applicazione immediata delle misure necessarie per tutelare i cittadini che risiedono nelle Isole minori.