Il calcolo del finanziamento riconosciuto sarà pari al 25% dei ricavi indicati nella richiesta di garanzia. La somma piena di 25.000 euro sarà quindi riconosciuta solo alle partite IVA con ricavi pari almeno a 100.000 euro.
Dai documenti necessari, alla modalità di compilazione del modello (Allegato 4-bis), l’obiettivo dell’Associazione è velocizzare e semplificare la procedura per l’accesso ai prestiti fino a 25.000 euro.
Un documento che si inserisce in un contesto caotico: come denunciato da diversi titolari di partita IVA, l’accesso ai prestiti fino a 25.000 euro è ad oggi complicato, e le banche richiedono una serie di documenti ulteriori rispetto a quelli indicati nel modulo pubblicato dal MISE e reso disponibile sul sito del Fondo di Garanzia per le PMI.
Prestiti alle imprese, al via le richieste di garanzia: guida ABI, dai documenti al calcolo
L’ABI evidenzia l’urgenza di immediatezza nell’erogazione dei prestiti alle imprese e, con la lettera circolare del 16 aprile 2020, fornisce le istruzioni passo per passo per la richiesta delle garanzie sui finanziamenti fino a 25.000 euro, riconosciuti per un massimo del 25% dei ricavi del richiedente.
Si tratta dei prestiti con garanzia pubblica del 100% per le piccole e medie imprese ed i professionisti, previsti dal Decreto Liquidità come aiuto alle aziende in crisi a causa dell’emergenza coronavirus.
Per chiedere il finanziamento bancario garantito dal Fondo PMI l’impresa o il professionista dovrà inviare alla banca i seguenti documenti:
- il modulo di richiesta del finanziamento messo a disposizione dalla banca sul proprio sito internet;
- il modulo di richiesta della copertura del fondo di garanzia per le PMI, disponibile sul sito dello stesso Fondo www.fondidigaranzia.it , nella sezione Modulistica (“Allegato 4-bis”).
Per la richiesta dei prestiti fino a 25.000 euro il modulo di finanziamento della banca e la richiesta di garanzia del 100% dovranno essere compilati e trasmessi all’indirizzo email dell’istituto di credito, con allegato un documento di riconoscimento del sottoscrittore.
Tra i dati da indicare vi è l’ammontare dei ricavi del soggetto richiedente, relativi:
- all’ultimo bilancio depositato;
- all’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data di garanzia.
Per i soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019 bisognerà presentare un’autocertificazione o altra documentazione idonea, come la dichiarazione IVA, utile per comunicare l’ammontare dei ricavi.
Nel modulo di garanzia bisognerà inoltre indicare la finalità per il quale è richiesto il finanziamento.
Come indicato nella guida ABI, si potrà indicare, ad esempio, la necessità semplice di liquidità, o l’acquisto scorte, fido a breve per anticipo fatture. L’indicazione del motivo per il quale si richiede il prestito, stando alle indicazioni fornite dall’Associazione, non dovrà essere necessariamente dettagliata.
- ABI – istruzioni richiesta prestiti imprese fino a 25.000 euro
- Emergenza Covid-19 – Come accedere ai finanziamenti bancari per la liquidità fino a 25.000 euro garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI
Prestiti imprese fino a 25.000 euro: come fare il calcolo dell’importo massimo del finanziamento
Il prestito garantito al 100% dal Fondo di Garanzia per le PMI non sarà pari a 25.000 euro per tutti.
Il calcolo dell’importo massimo del finanziamento concedibile verrà effettuato sulla base dei ricavi dell’impresa e non potrà superare il 25%, in base a quanto indicato dal richiedente nel modulo di domanda di garanzia.
L’ABI fornisce alcuni esempi di calcolo, utili per fare chiarezza su quale sia la somma effettivamente concessa alle imprese:
IMPRESA A
Importo ricavi = 120.000 euro
25% ricavi = 30.000 euro
Importo massimo garantibile = 25.000 euro
IMPRESA B
Importo ricavi = 80.000 euro
25% ricavi = 20.000 euro
Importo massimo garantibile = 20.000 euro
Prestiti alle imprese, pressing sulle banche per la semplificazione delle procedure
Se le indicazioni fornite dall’ABI sono lineari, la richiesta dei prestiti fino a 25.000 euro non è così semplice.
Dal Governo arriva la richiesta di semplificazione delle procedure, al fine di consentire l’accesso immediato al credito per le aziende ed i professionisti in crisi a causa dell’emergenza coronavirus.
Sui social si susseguono segnalazioni circa le richieste delle banche, sia relative alla documentazione da presentare per l’accesso ai prestiti agevolati che sulle motivazioni alla base della richiesta dei finanziamenti. Richieste che, anche alla luce delle indicazioni fornite dall’ABI, appaiono tutt’altro che motivate.
Sta di fatto che la promessa di liquidità immediata sembra per ora difficile da mantenere: alle intenzioni del Governo si affiancano le procedure consolidate del sistema bancario, non di certo superate con il Decreto Liquidità.
Se è infatti vero che l’articolo 13 del Decreto Legge n. 23/2020 prevede la concessione della garanzia del Fondo “senza valutazione”, e che la banca può erogare il finanziamento senza attendere l’esito dell’istruttoria per l’accesso alla garanzia statale, gli istituti di credito restano legittimati ad effettuare le proprie valutazioni di merito prima dell’erogazione delle somme al richiedente.
La semplificazione, insomma, riguarda esclusivamente la procedura per l’ottenimento della garanzia pubblica. Un aspetto importante, e che potrebbe rendere ben più complesso di quanto annunciato l’ottenimento dei finanziamenti da parte delle banche.
Anna Maria D’Andrea
Fonte: www.informazionefiscale.it