L’operazione “Terra Promessa 2”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, era scattata il 2 luglio 2012 nei confronti di 26 indagati, quasi tutti nigeriani; tuttavia in quella occasione OSAYI Osahon era riuscito a sottrarsi alla cattura e ad assicurarsi per tutti questi anni lo stato di irreperibilità anche grazie all’uso di documenti d’identità contraffatti.
Tutta l’inchiesta si è sostanzialmente sviluppata in due fasi, la prima delle quali si è conclusa con sentenza di condanna a pena detentiva per complessivi 108 anni di carcere mentre il secondo procedimento, quello che riguarda anche OSAYI Osahon, si trova ancora nella fase dibattimentale.
Dopo insistenti e complesse ricerche i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Sassari, direttamente coordinati dal Dott. Paolo Deangelis, Procuratore Aggiunto presso la D.D.A.T. di Cagliari, sono riusciti a localizzare il latitante in un appartamento di Castelvolturno (CE), dove intorno alla mezzanotte i militari del Reparto Territoriale di Mondragone (CE) e in particolare quelli della Stazione Carabinieri di Castelvolturno e del R.O.S. Carabinieri di Napoli hanno fatto irruzione, identificato e arrestato il ricercato.
Nei confronti di OSAYI Osahon pendeva dunque un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere contenente pesantissimi capi d’accusa, stante che era considerato al vertice di un’organizzazione criminale operante in territorio nazionale e all’estero dedita alla commissione di plurimi delitti in materia di traffico di esseri umani, riduzione e mantenimento in stato di schiavitù, tratta di persone e/o acquisto e vendita di esseri umani, nonché plurimi delitti in materia di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione ed infine delitti di favoreggiamento ed organizzazione dell’immigrazione clandestina, ivi compresa l’organizzazione di matrimoni fittizi in più Stati.
In particolare, nel settore dello sfruttamento della prostituzione, le indagini fecero emergere che OSAYI Osahon gestiva una vastissima rete di prostitute non solo in Italia ma anche nella Repubblica Ceca, in Svizzera e in Francia.
A seguito dell’arresto odiernoOSAYI Osahon è stato associato alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE) in attesa di interrogatorio del G.I.P.