Le imprese artigiane della ristorazione chiedono di anticipare la formula “take away” anziché aspettare il 4 maggio. Le imprese artigiane che operano in questi settori, sono 3.073: 1.430 le pasticcerie e le gelaterie, 1.643 quelle che si occupano di servizi di ristorazione e cibi da asporto. In tutto occupano circa 5.000 lavoratori fissi, e altri 2.000 mila stagionali. A breve anche novità per estetisti e parrucchieri, lasciati a casa dal Dpcm durante questa importante fase di rilancio. Per quanto riguarda arrivi e partenze?
La questione aereoporti e porti
Chiuso ancora “qualche settimana” il traffico in porti e aereoporti. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Christian Solinas.
“Credo sia necessario mantenere il blocco – ha spiegato – per avere il tempo di realizzare nelle porte d’accesso, cioè gli scali, un sistema di controlli in grado di garantire il mantenimento di una immagine di Isola poco toccata dal contagio”.
La riapertura agli arrivi avverrà in modo graduale a partire da giugno. Ovviamente il tutto sotto la lente del sistema di controlli che la Regione sottoporrà all’attenzione del governo. I turisti dovranno presentare il passaporto sanitario.
L’importanza della tracciabilità
“Chiediamo che chi voglia prendere una nave o un aereo – ha detto Solinas – presenti con la carta d’imbarco e il documento d’identità un certificato di tampone negativo rilasciato da un qualsiasi laboratorio abilitato non oltre sette giorni prima della data di partenza. Una volta arrivati in Sardegna, i passeggeri si dovranno sottoporre a un test rapido che eseguiremo negli scali, e poi scaricare la app che ci consenta di tracciare gli spostamenti e i contatti per circoscrivere sul nascere eventuali focolai ed evitare una nuova diffusione”.
Il sistema, nelle intenzioni di Solinas, sarà testato già a maggio attraverso una prima apertura degli scali alla sola aviazione generale, cioè voli piccoli e privati “che ci consentano di sperimentare su piccoli numeri questo modello”.
Il Dpcm della discordia
Molti sindaci non vedono di buon occhio questo ultimo Dpcm. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha espresso il suo malcontento in merito.
“È impugnabile, per emetterlo avrebbe dovuto sentire la Conferenza Stato-Regioni e invece ha sentito solo il presidente Stefano Bonaccini”. E sollecita l’intervento del presidente della Regione per fare valere lo Statuto speciale. “Chiedo al governatore Christian Solinas di farsi coraggio e chiedere risposte immediate al riguardo. Ci liberi, noi saremo con lui”, è il suo appello.
La ripresa graduale è inevitabile, ma la ripresa economica deve essere favorita in questo periodo, in un pò tutti i settori. Si deve cercare la giusta misura, per ogni realtà. Il protrarsi delle restrizioni potrebbe esasperare la gente, già fortemente provata dalla situazione. Sarà quindi inevitabile che le regioni a Statuto Speciale apportino delle deroghe al Dpcm.