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Chiacchierare in leggerezza, nello stile del festival, da ascoltare e da guardare comodamente seduti sul divano di casa. In questi giorni così nuovi e difficili la mente viaggia e le idee prendono forma di progetti estemporanei: Sulla terra leggeri ha pensato di portare il festival a domicilio nelle case di chi avrà il piacere di accogliere l’invito alla visione e condivisione del contenitore sperimentale di cultura, musica e trallallà online che prende il nome di Sul divano leggeri #suldivanoleggeri.
Un format online che mette in connessione paesi e città dell’Isola con la penisola e il mondo intero, intrecciando la quotidianità casalinga di scrittori e giornalisti e musici e scrittori e sardi sparsi per il globo. Storia da raccontare, con Flavio e Paola Soriga, Nicola Muscas e Renzo Cugis a ritrovarsi in una accogliente room di zoom e collegarsi con gli ospiti, fra rubriche ed incursioni varie nel mondo dell’illustrazione, della narrazione, dello sport della musica e del quotidiano vivere e scrivere.
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Domenica scorsa in prima visione sulla pagina Facebook del festival Sulla terra leggeri la puntata zero con gli aneddoti del giornalista Giorgio Terruzzi da Milano, il sound bucolico di Randagiu Sardu da Sanluri e con Lorenza Astengo e il musicista jazz Avram Fefer dal loro appartamento di New York.
E domenica 26 aprile si replica con l’apertura affidata al dj set di Arrogalla da San Gregorio, la voce e il volto di Federico Russo direttamente da Quelli che il calcio e Radio Deejay, la violinista di Uta Sara Meloni e l’approfondimento sulle “Patologie di lettori e lettrici“affidato a Giorgio Vitiello (Internazionale) . E poi ancora un collegamento con la libreria Todo Modo di Firenze, la musica per grandi e bambini di Renzo Cugis, le cronache dai borghi di Bachisio Bachis e i disegnini di Riccardo Arzeni e altre cose da ascoltare e assaporare, comodamente, sul divano. Leggeri.
In collaborazione con Babeuf // tè, vino e letture lente, Sapori di Sardegna. Sulla terra leggeri è festival finanziato dalla Regione Sardegna e dalla Fondazione Sardegna, La sigla e la grafica sono di Riccardo Atzeni con musica di Filastrocche’n’roll. Immaginato insieme a John McSun e Michela Calledda e con il prezioso aiuto di Marco Catani.