Gli esiti del consiglio federale del 28 aprile hanno fatto il resto, sancendo la promozione con tre giornate d’anticipo che mai si disputeranno perché la pandemia è in agguato costante.
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Onori e tripudi giustificati per la ridente formazione allenata con tanto amore da Eliseo Litterio che anche quando si è trovata senza l’apporto del campionissimo cileno Juan Lamadrid (chiude la stagione da imbattuto) è riuscito a dare un’efficace motivazione agli altri tre superbi atleti: il capitano italo romeno Catalin Negrila, il sammarinese emiliano Lorenzo Ragni e lo studioso piemontese Francesco Calisto.
Raggiungeranno la massima serie dopo un anno di purgatorio, formando di nuovo il paio con le loro colleghe che a loro volta colgono un terzo posto memorabile, ottenuto a denti stretti, sopportando silenziosamente tutti gli “sgarbi fisici” scandagliati da una malasorte mai sazia. Ballo tondo figurato quindi per Giulia Cavalli, Chiara Colantoni e la franco – argentina Camilla Argüelles che grazie alla loro strettissima intesa sono riuscite a raggiungere risultati eclatanti.
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Promozione in A1 femminile (perché non prefigurare un campionato con due team norbellesi, visto che a tavolino si è andati in barba ad un’impalcatura regolamentare consolidata nel tempo?) anche per le norbelline che alla fine del quarto concentramento hanno perfezionato il primato del girone C di A2, anche in questo caso mantenuto sin dalla gara d’esordio grazie ad un poker di lusso costituito da Marialucia Di Meo, Gohar Atoyan, Ana Brzan e la studentessa media Gaia Smargiassi.
Gioie indescrivibili si riservano pure per la promozione in serie B femminile nazionale del trio inattaccabile delle norbellocce che aveva chiuso la regular season a punteggio pieno: Eleonora Trudu, Martina Mura, Gemmy Mura.
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Completa i quadri la formazione di A2 maschile paralimpica che con i giocatori Franco Sanna e Mauro Mereu ha intensificato la preparazione (grazie al contributo tecnico di Ana Brzan), in attesa di tempi migliori.
Infine si spera in un pronto riscatto della C2 maschile (Antonello Ledda, Peppe Mele, Roberto Bosu, Martina Mura, Eleonora Trudu, Andrea Zuccato, Franco Sanna) che ha chiuso la stagione con nessun punto all’attivo.
Il presidente del sodalizio norbellese Simone Carrucciu sarebbe disposto anche a bere forzatamente uno spumante analcoolico assieme ai suoi atleti ma le imposizioni governative vietano assembramenti di ogni tipo. Tranne quelli telematici, che saranno sfruttati a dovere considerata la smisurata passione del dirigente isolano per le piattaforme web. Atleti, dirigenti, tifosi e appassionati sono stati così coinvolti nella festa internettiana fissata per sabato alle ore 18:00 su “Zoom” e che, forse, successivamente sarà trasmessa sulla pagina Facebook del Tennistavolo Norbello e sull’omonimo canale YouTube.
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“Ringrazio di cuore gli atleti e in particolar modo il nostro maestro Eliseo Litterio che ci hanno regalato queste belle sensazioni – dice Carrucciu – soprattutto perché le nostre squadre avevamo una fisionomia ben precisa e a pochissime giornate dal termine difficilmente si sarebbe potuta ribaltare.
Ne approfitto per evidenziare i doverosi meriti degli infaticabili dirigenti e familiari che hanno lasciato il segno con la loro rinomata ospitalità; un particolare ringraziamento alla municipalità norbellese, alla Regione Sardegna e ai nostri partner che ci hanno sostenuto nelle maniere più variegate possibili. Infine saluto i tifosi e gli operatori dell’informazione che nei confronti del Tennistavolo Norbello hanno sempre avuto un occhio di riguardo, riconoscendone il valore e i sacrifici sostenuti negli anni per mantenere posizioni di vertice nel panorama pongistico nazionale.
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Ora assaporiamo questi bei momenti in attesa che l’allarme pandemia diminuisca o cessi del tutto; temo che ci sarà da attendere ancora parecchi mesi prima che i campionati si possano disputare. Nel frattempo spero si apra un dibattito serio tra gli addetti ai lavori perché le decisioni del consiglio federale da un lato le ho trovate legittime e sacrosante, da un altro sono rimasto profondamente deluso perché faccio fatica a trovare la logica che le ha fatte maturare, ma di questo avrò modo di approfondire in seguito”.
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