L’idea è di Nico Muro e Vincenzo Borgogna, isolani doc, fondatori di travel-bonds.com e vuole fornire liquidità agli operatori di viaggio e, al contempo, offrire ai clienti, quando le misure anti-contagio saranno superate, l’opportunità di accedere ai servizi di un ristorante o di un albergo a propria scelta a un costo inferiore.
“Il mondo sta affrontando una crisi senza precedenti e l’industria del turismo e dei viaggi è la più colpita”, sottolinea Nico Muro, co-founder di travel-bonds.com. Ora è il momento di salvare vite e imprese, di sostenere le nostre famiglie, amici e colleghi e di mostrare solidarietà tra persone, nazioni e imprese.
Il nostro programma mira a fornire alcuni fondi a quelle piccole imprese di viaggi temporaneamente chiuse. Chiediamo a tutti di investire nella vostra cena e vacanza futura”. L’iniziativa, nata per hotel e ristoranti, si aprirà anche ad altri servizi come Beauty e SPA, sailing charter, tour ed escursioni.
Ma come funziona un T-bond? Esattamente come un buono di risparmio, un investimento, spiegano gli ideatori di una iniziativa che parte dalla più piccola isola del golfo di Napoli, ma non ha vincoli geografici e abbraccerà le più importanti mete turistiche nazionali.
Le nostre obbligazioni sono vendute con uno sconto dal 25% al 30% rispetto al valore nominale. I clienti possono riscattare le obbligazioni al valore nominale soggiornando in hotel o cenando al ristorante. Ciò significa un ritorno sull’investimento superiore a qualsiasi altro investimento sul mercato. Inoltre, i T-bond hanno un obiettivo sociale e di solidarietà supportando un settore fortemente colpito dalla crisi.
Per essere precisi: Non ci sono costi di transazione per i clienti.
Gli operatori turistici pagheranno una commissione del 3% per ogni obbligazione (Travel Bond) emessa, che copre esclusivamente i costi di gestione di questa iniziativa.
Per maggiori informazioni: www.travel-bonds.com