A Pasqua, gli abitanti del Meclemburgo-Pomerania della Germania occidentale ora possono fare gite di un giorno alle isole del Mar Baltico, alla costa e al distretto dei laghi. Oggi, giovedì 10 aprile, il tribunale distrettuale amministrativo di Greifswald ha sorprendentemente annullato il divieto introdotto dal governo federale per la popolazione locale con due procedimenti urgenti.
La decisione della sospensione del controverso paragrafo 4a dell’ordinanza sulle misure per combattere la diffusione del nuovo coronavirus Sars-CoV-2è definitiva, ha dichiarato un portavoce della corte. Nello specifico un tribunale del Meclemburgo-Pomerania ha annullato la disposizione urgente del governo locale che, in vista della Pasqua, voleva proibire agli abitanti del Land tedesco di recarsi sulle spiagge e nelle località turistiche della regione. Secondo la corte il divieto non è «proporzionale».
«La situazione di pericolo straordinaria determinata dal coronavirus è nota a questa corte», scrive il Tribunale amministrativo di Greifswald in un comunicato. «L’intervento sul basilare diritto alla libertà personale che questa disposizione implica, però, non è ragionevole», aggiunge. La norma, in particolare, non è «proporzionale» in quanto non va a impedire assembramenti di persone in spazi ristretti, ma in spazi aperti. Promulgato solo mercoledì insieme ad altre disposizioni, il divieto proibiva agli abitanti del Land tedesco che si affaccia sul Baltico di fare escursioni giornaliere sulle vicine isole, nei comuni costieri, nella città turistica di Waren an der Müritz e nella regione dei laghi durante il periodo pasquale.
Per i tedeschi provenienti da altri Länder vige invece già un divieto d’ingresso nel Meclemburgo-Pomerania anteriore che rimarrà valido almeno fino al 19 aprile. Vale anche per le persone che possiedono una seconda casa nel Land. Dunque per il Tribunale tedesco, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è proibito dire addio a un morto, ma è permesso andare sul Mar Baltico