Incrociando i dati delle due ricerche, il team dell’Università britannica potrà rompere il silenzio e pubblicare i risultati di quella che al momento sembra essere la più avanzata ricerca per il vaccino anti COVID-19.
Vaccino per il coronavirus: quando sarà disponibile
I ricercatori si dicono molto ottimisti e secondo le prime indiscrezioni la produzione del vaccino su larga scala potrebbe iniziare già a settembre, rendendo disponibili milioni di dosi in autunno. Il potenziale antidoto è nato da una collaborazione italo-britannica tra la Advent-IRBM, una piccola azienda di bioingegneria, situata a Pomezia, alle porte di Roma e il Jenner Institute dell’università di Oxford.
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Il vaccino è stato realizzato utilizzando una tecnologia già sperimentata in passato su altri coronavirus, e diversamente dagli altri tipi di antidoti non conterrà esattamente l’agente patogeno responsabile della COVID-19 ma solamente una parte del suo genoma inserito in un altro virus del tutto innocuo per l’uomo.
Anche una ragazza italiana tra le “cavie”
Tra le prime persone a testare il vaccino per il coronavirus c’è anche una ragazza italiana di 32 anni. Elisa Granato è una ricercatrice di zoologia dell’università di Oxford ed è stata la seconda persona a sottoporsi alla sperimentazione. La sua iniezione è stata trasmessa in diretta TV dalla BBC.
vacino per il coronavirus
La ragazza è stata da subito investita da una grande ondata di popolarità sui social, e soprattutto su twitter dove ha fatto sapere che:
“Finora sto benissimo, l’intero team sta facendo un lavoro eccellente monitorando e sostenendo tutti i partecipanti. Il vaccino non contiene proprio il COVID-19 c’è solo una piccola parte inserito in un virus differente e non nocivo. In questo modo si evita che possa propagarsi, ma può potenzialmente attivare il sistema immunitario e proteggerci così dalla COVID-19”.
La ricercatrice rassicura tutti i follower aggiungendo che: “Non verrò infettata di proposito col COVID-19, lo studio punta alla produzione di anticorpi, al di là degli eventuali effetti collaterali, e alla copertura immunitaria nel mondo reale nei prossimi mesi“.
Martino Grassi
Fonte: www.money.it