Si tratta di un complesso di azioni che tiene conto dei confronti avvenuto nelle unità produttive fra direzioni aziendali e rappresentanti dei lavoratori, al fine di garantire le massime condizioni di sicurezza possibili in vista della ripresa della attività lavorativa.
Le principali misure sono la igienizzazione e la sanificazione degli ambienti, il mantenimento delle distanze di almeno un metro, la concessione del lavoro agile (smart working) a chi può lavorare da remoto, la dotazione di mascherine, la misurazione delle temperature prima di accedere al sito, tutele per i soggetti più vulnerabili per condizioni di salute, l’adozione di procedure finalizzate a evitare assembramenti nelle mense e negli spogliatoi. Inoltre Whirlpool sta valutando di fare ricorso a programmi di test sierologici, che il sindacato chiederà non appena possibili.
È ribadito il ruolo dei Comitati presenti in azienda, di cui fanno parte anche RSU e RLS, per la implementazione e la verifica di quanto convenuto; Whirlpool inoltre è impegnata a confrontarsi in sede locale per rivedere orari, pause e cicli di lavoro per garantire le distanze di sicurezza e minor presenza del personale.