Anche in Costiera Amalfitana il coronavirus ha creato problemi. Le aziende ne risentono e fra queste non manca il grande produttore di limoni di Amaldi, Salvatore Aceto.
Lo ha dichiarato oggi Salvatore Aceto, noto produttore di limoni della Costiera Amalfitana, famoso nel mondo, intervenendo al sesto WeBinar organizzato dal Distretto Turistico della Costiera Amalfitana e svoltosi oggi sul tema del Turismo emozionale.
Lo ha dichiarato oggi Salvatore Aceto, noto produttore di limoni della Costiera Amalfitana, famoso nel mondo, intervenendo al sesto WeBinar organizzato dal Distretto Turistico della Costiera Amalfitana e svoltosi oggi sul tema del Turismo emozionale.
“Non ho messo i dipendenti della mia azienda in cassa integrazione. Lavorano con me, soffriamo insieme e gioiamo insieme per continuare ad essere sentinelle della Costiera Amalfitana. In più sto assistendo al ritorno dell’agricoltura con orti più curati e giardini più curati a vantaggio del paesaggio patrimonio Unesco. Ho deciso di non mettere in cassaintegrazione nessuno. Non siamo benefattori ma in questo momento dobbiamo aiutare e non mandare a casa i dipendenti. Dobbiamo farli sentire importanti e non inutili”.
“Siamo già pronti in azienda. Avevamo già puntato sulla sicurezza dei dipendenti. Siamo gente abituata a lottare. Siamo in emergenze da ben 6 mesi. Infatti prima abbiamo avuto le frane a fine Dicembre che avevano causato una perdita del 50% di produzione, poi il Covid ma noi siamo al nostro posto, pronti ad essere ancora sentinelle della Costiera Amalfitana. Inoltre sono convinto che una volta compreso il meccanismo tutto sarà ancora più semplice – ha continuato Aceto – ma ora è fondamentale continuare a non fermarsi ed avere norme chiare. Dobbiamo comprendere che agricoltura e turismo hanno un forte legame tra loro. E’ tempo di ritornare al paesaggio della Costiera, alla sua tutela”.
E si sta assistendo ad un fenomeno interessante.
“Il mare è davvero ancora più trasparente. In giro vedo nuovamente alla luce terrazzamenti risalenti a 20 – 30 anni fa e che erano coperti perché la gente non aveva più tempo da dedicare alla cura della terra ed ora giardini curati, orti curati – ha proseguito Aceto – un ritorno all’agricoltura. Già da tempo grazie al supporto del Consorzio dei Limoni di Amalfi, gli enti, le associazioni, si stava lavorando ad interventi di recupero dei terrazzamenti collassati a causa delle piogge e del dissesto idrogeologico. Ora è il momento che con la Regione non si fermi il piano di messa in sicurezza del territorio. Resilienza e sostenibilità sono i miei concetti basilari. E’ il momento di cogliere questa grande opportunità: da una parte la gente ritorna a coltivare ma dall’altra con le istituzioni dobbiamo sistemare quei terrazzamenti collassati'”.
Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto turistico della Costiera Amalfitana: “Costiera Amalfitana riparte dalla sostenibilità. Il nuovo marchio l’Autentic Amalfi Coast identifica un percorso preciso basato sulla narrazione e conoscenza del territorio”. Pronta alla ripartenza anche immediata quindi la Costiera Amalfitana.
E c’è il modello Costiera Amalfitana che vuole puntare sempre più su un turismo sostenibile.
“Quest’anno avevamo già fatto partire un marchio nuovo della Costiera: Autenthic Amalfi Coast per identificare un percorso ben preciso che era stato già messo in atto dal Distretto Turistico della Costiera Amalfitana al fine di favorire lo sviluppo di un’economia sostenibile, responsabile ed ordinata del territorio. Ad esempio – ha dichiarato Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana – la conoscenza del territorio, la narrazione del territorio anche attraverso il cammino, il trekking, in Costiera sono già importanti. Ma le azioni sulla sostenibilità saranno tante anche in tema di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Noi abbiamo già iniziato”.