L’ex ministro delle finanze di Grecia lancia un monito all’Italia: c’è un solo modo per salvarvi e non è il Recovery Fund
In virtù di questo piano, all’Italia andranno 172,2 miliardi di euro che verranno destinati ad alcune spese specifiche. Nonostante la grande quantità di denaro messo sul piatto d’argento la critica di Varoufakis non si è fatta attendere ed è arrivata nuovamente a teorizzare l’introduzione di nuove politiche di austerity, simili a quelle messe in campo contro la Grecia. Ma andiamo per ordine.
Perché Varoufakis è contrario al Recovery Fund
Le dichiarazioni dell’ex ministro delle finanze sono trapelate in occasione di un’intervista rilasciata a La Stampa durante la quale non sono mancate le critiche nei confronti del Recovery Fund proposto dalla Commissione europea.
Per dirla con le stesse parole di Varoufakis, l’UE si è trovata di fronte a un bivio ed è stata costretta a scegliere fra lo sgretolamento del blocco e l’integrazione finanziaria e politica. “Abbiamo preso la direzione sbagliata”, ha tuonato.
A sua detta infatti l’Italia non dovrebbe festeggiare la quantità degli aiuti pensati da Bruxelles ma dovrebbe invece essere più critica nei confronti della loro qualità.
“Inciderà per circa l’1% del PIL italiano per i prossimi tre anni: un valore insignificante. Tanti miliardi, poi, essendo vincolati a investimenti in settori come le nuove tecnologie, saranno dirottati più su Francia e Germania che sull’Italia. Infine, i prestiti dovranno essere ripagati e, con un debito pubblico che salirà al 200% del PIL, sarà difficile farlo.”
Ecco come evitare l’austerity di Bruxelles
Secondo l’ex ministro, l’unico modo per salvare le sorti dell’Italia potrebbe essere l’emissione da parte della Banca Centrale Europea di obbligazioni di lungo termine, nello specifico di bond trentennali.
“Solo così l’Italia si salva. Altrimenti già tra un anno Bruxelles sarà pronta a chiedere politiche di austerity, come ha fatto con noi in Grecia.”
Tra le altre proposte, alternative al Recovery Fund, anche un piano di investimenti veicolati dalla BEI, un Green Deal di 500 miliardi annui e un helicopter money.
di Cristiana Gagliarducci
Fonte: www.money.it