Bonus INPS: la seconda tranche sarà alzata da 600 a 1000 euro per alcune categorie di beneficiari, a prevederlo è la bozza del decreto economia (ex decreto aprile) in fase di discussione in queste ore e che dovrebbe essere approvato sotto forma di decreto legge dal Governo nella prossima settimana.
Fra le tante misure adottate dal Governo c’è quindi anche quella dell’erogazione di un bonus di 600 euro per alcune categorie di lavoratori tra cui i liberi professionisti, i collaboratori ordinari e continuativi, i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago ed infine a chi opera nel settore dello spettacolo e in quello del turismo.
La bozza Decreto Economia, ex decreto aprile dato che verrà introdotto soltanto a maggio, per adesso smentisce le attese di chi aveva paventato un passaggio ad 800 euro di indennità per tutti gli aventi diritto.
Ma vediamo nel dettaglio chi potrà beneficiare del bonus e chi potrà ottenere fino a 1.000 euro, ricordando che si tratta ancora di ipotesi e che il testo ufficiale del decreto legge dovrebbe arrivare entro pochi giorni.
Bonus INPS 1.000 euro: liberi professionisti titolari di partita IVA
Come abbiamo appena accennato il Decreto Economia, la cui bozza sta circolando ormai da diverse ore, ha confermato il bonus di 600 euro che era stato introdotto dal “DL Cura Italia” per sostenere i lavoratori danneggiati dall’emergenza Coronavirus.
Oltre a confermare il bonus di 600 euro per il mese di aprile, il Governo ha deciso di estendere lo stesso per alcune categorie che nel mese di maggio si vedranno erogare 1.000 euro invece di 600.
Nella bozza del decreto non c’è traccia per ora del bonus 800 euro di cui si era molto parlato negli ultimi giorni.
Tra queste categorie di lavoratori rientrano anche i liberi professionisti titolari di partita IVA, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019.
I liberi professionisti titolari di partita IVA, per ottenere il bonus, dovranno presentare domanda all’INPS nella quale auto certificano il possesso dei requisiti. Secondo il premier Giuseppe Conte “basterà un semplice clic”, si presume quindi che si dovrà riaccedere al sito solo per confermare i dati precedentemente inseriti.
Dopo di che l’INPS trasmetterà i dati all’Agenzia delle Entrate che provvederà ad eseguire i controlli per verificare l’autenticità dei requisiti, necessaria per l’erogazione del bonus di 1000 euro.
Bonus INPS 1.000 euro: collaboratori coordinati e continuativi
Il DL Cura Italia, ha previsto il bonus di 600 euro anche per i collaboratori coordinati e continuativi iscritti alla Gestione separata alla data dell’entrata in vigore dello stesso.
Il Governo nella bozza del decreto legge in arrivo a maggio ha confermato il bonus di 600 euro per il mese di aprile, estendendolo a 1.000 euro per il mese di maggio.
Si ricorda che i collaboratori coordinati e continuativi iscritti alla Gestione separata che intendono ricevere il bonus erogato dall’INPS dovranno soddisfare i seguenti requisiti:
- essere titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020;
- cessazione del rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del presente decreto.
Si specifica, inoltre, che per beneficiare del bonus i collaboratori coordinati e continuativi non dovranno essere titolari di pensioni o iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Bonus INPS da 600 a 1000 euro: lavoratori autonomi iscritti all’Ago
Il bonus di 600 euro spetta anche ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago.
I lavoratori iscritti alle gestioni speciali dell’Ago riceveranno quindi anche ad aprile il bonus di 600 euro.
Per il mese di maggio, invece, il governo ha stabilito che i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago che:
- hanno cessato la propria attività;
- o che hanno subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del fatturato o corrispettivi del secondo bimestre 2020, rispetto al fatturato o corrispettivi del secondo bimestre 2019, l’erogazione del bonus di 1.000 euro.
Bonus INPS da 600 a 1000 euro: lavoratori del settore turismo e dello spettacolo. Modifica delle regole per l’indennità anti Covid-19 anche per loro
Il Decreto Cura Italia ha previsto il bonus di 600 euro anche per i lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto stesso.
Il bonus di 600 euro è esteso anche ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto stesso.
I lavoratori in somministrazione per beneficiare del bonus non dovranno essere titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI.
Il Decreto Economia in arrivo a maggio, almeno nella versione in bozza che sta circolando in queste ore, estende a 1000 euro il bonus erogato dall’INPS per le suddette categorie, ovvero sia per i lavoratori dipendenti del settore turismo e degli stabilimenti termali che per i lavoratori in somministrazione.
Inoltre, viene riconosciuto il bonus di 600 euro anche ai lavoratori che a causa dell’emergenza Covid-2019 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, individuati nei seguenti:
- lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
- lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del c.c. e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020. Gli stessi, per tali contratti, devono essere già iscritti alla data del 23 febbraio 2020 alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile;
- incaricati alle vendite a domicilio di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore ad euro 5.000 e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Infine, va precisato che anche per il mese di aprile e maggio, il bonus di 600 euro andrà ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 15 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro, e non titolari di pensione.
Bonus INPS da 600 a 1.000 euro, chi non ne ha diritto? Esenzione fiscale ed incompatibilità
Il bonus di 600 euro erogato dall’INPS non spetta ai lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione alla data di entrata in vigore della presente disposizione.
Si specifica, inoltre, che i bonus erogati dall’INPS per sostenere i lavoratori in questo momento di emergenza sanitaria non concorrono alla formazione del reddito e che i bonus sono erogati dall’INPS in unica soluzione, previa domanda da parte dei lavoratori.
Va specificato, infine, che il bonus di 600 euro, esteso a 1.000 a partire da maggio in alcuni casi, può essere richiesto dai percettori del Reddito di cittadinanza, ma solo come integrazione del reddito già percepito.
Ecco la bozza del decreto economia di maggio contenente tutte le novità circa le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid-2019, l’approvazione del decreto legge in versione definitiva è attesa per la prossima settimana: