“Sono profondamente amareggiato nel constatare che nell’uscire dal confinamento degli ultimi mesi, anziché ritemprarci alla vista del verde dei nostri giardini e delle nostre strade, ci ritroviamo a fare la conta dell’ennesimo scempio perpetrato ai danni del nostro patrimonio arboreo”, dichiara Deriu.
“Gli alberi di una città sono proprietà pubblica, chi li danneggia fa un danno erariale. Ovviamente se vediamo qualcuno che tira colpi di martello su un albero in un viale della nostra città, ci indignamo. Ma se è il Comune a mutilare un’intera fila di piante, allora tutti zitti. E tutti zitti quando quegli stessi alberi, sottoposti in continuazione a quei trattamenti, dopo qualche anno si ammalano e muoiono”.
Prosegue Deriu che, nel marzo 2018, è stato il primo firmatario di un’interrogazione presentata in Consiglio regionale contro la capitozzatura degli alberi da parte dei Comuni.
Il caso del taglio indiscriminato degli alberi è tornato sui banchi della Regione lo scorso 3 marzo, quando è stata presentata una mozione in Consiglio regionale, prima firmataria l’onorevole Maria Laura Orrù.
“Ora basta. Bisogna evitare che i Comuni perseverino nell’utilizzo della tecnica della capitozzatura, oramai conosciuta come dannosa per gli alberi, contraria alla difesa dell’ambiente e più onerosa della normale e corretta potatura. È necessario porre fine a questo scempio, al fine di salvaguardare il valore del verde urbano e l’interesse pubblico”, conclude Deriu.