le regole e relativi vincoli che sono parte integrante del “ protocollo sanitario” che verrebbe imposto a tutti coloro che si apprestano, o intendano , scegliere la Sardegna quale meta delle loro vacanze, siamo a
contestarne vibratamente il contenuto, la diffusione martellante del
metodo e della sostanza del Protocollo così come pensato e, ancora, una
asfissiante quanto dannosa divulgazione e promozione tramite i media.
A riprova dello sconcerto e sconforto che ha investito la totalità
delle società che operano nel comparto della nautica e del charter
isolano (circa 400 aziende di noleggio e locazione di imbarcazioni per
un totale di circa 1.600 unità), stiamo assistendo impotenti a un
impressionante e irreversibile tracollo e cancellazione delle conferme
che a fatica eravamo riusciti a trattenere ad Aprile e Maggio per i mesi
di Giugno e Luglio.
In soli tre giorni, dalla riapertura frenetica delle prenotazioni e conferme delle rispettive piattaforme/Windows
Booking/MMK/NAUSYS/SEDNA ecc., si sono dissolte il 15 % delle locazioni
e noleggi, e nei prossimi giorni non potrà che peggiorare in quanto
verrà aggredito il mese di Agosto. Le ragioni della fuga di massa sono
semplici e condivise da tutti: tour operator , broker e agenzie
specializzate del settore, in un momento di grande sofferenza del
mercato, stanno dirottando il turismo verso mete in cui le linee guida
per l’accoglienza sono semplici e chiare (Slovenia, Croazia, Grecia e
Turchia), al contrario di quelle che abbiamo, per il momento, in
Sardegna.
Il mondo del turismo e la sua meccanica in continua evoluzione, impone
sempre più marcatamente una tempistica e regole certe; oggi più che
mai, nella spasmodica attesa del “bollettino” Regionale, vanno in
fumo centinaia di prenotazioni e conferme e specificatamente quelle a
“settimana”.
Restiamo allibiti per la convinzione che si possa salvare la stagione
con la parziale presenza del mercato nazionale o regionale! Da una
analisi approfondita e ben nota alla regia della Giunta Regionale, le presenze
Italiane per vacanze sul residenziale e seconde case subirà il
contraccolpo del 45%, quello alberghiero 70 % nonostante la facilitazione del
trasporto marittimo, mentre tutto il volume del turismo internazionale
costretto a utilizzare il vettore aereo rischia di collassare insieme alle stesse
compagnie che collegano la nostra isola.
Questi gli allarmanti dati che sono stati già ampiamente forniti dalle
tre società di gestione portuali , aeroportuali e dalle associazioni di
categoria.
Il presidente Solinas è consapevole che il “Fantomatico Passaporto
Sanitario” non ha alcuna possibilità di essere realizzato, e resta un
mistero sulle ragioni che lo inducono a spingere verso il baratro
l’economia della sua isola, cosi come deve ancora spiegare come mai,
solo un mese fa, era intenzionato alla totale riapertura senza
condizioni quando, allo stesso modo, era ben conscio che non avrebbe
potuto farlo rimediando così una figuraccia mediatica e istituzionale.
Questo è un grido di allarme che non può restare inascoltato perché
ci troveremo inesorabilmente costretti alla chiusura sia temporanea che
definitiva delle nostre attività, al licenziamento forzoso di alcune
migliaia di dipendenti qualificati, formati e inquadrati a tempo
indeterminato, oltre all’assoluta impossibilità a non assumere
stagionalmente altrettanti giovani.
Siamo tutti perfettamente consapevoli della grande attenzione che merita
la difesa della salute del suo popolo sardo e del mantenimento del
primato registrato sul contenimento del virus. Così come dobbiamo
orgogliosamente dare atto ai sardi di avere diligentemente gestito
questa drammatica situazione.
Il comandante di una barca che meriti rispetto non può permettersi di spaccare in due il suo equipaggio!
Ebbene, il Presidente Solinas ci è riuscito come mai nessuno nella
storia di questa meravigliosa e antica terra! Ha messo il Governo
Regionale contro tutto il mondo imprenditoriale Sardo e i suoi lavoratori.
L’invito alla reazione e presa di posizione, che ha anche il pieno
supporto di Confindustria Nautica, è egualmente rivolto ai consiglieri
di maggioranza chiamati a difendere e rappresentare la dignità della
loro gente e virare verso una coraggiosa revisione, diffondere
tempestivamente e senza indugio certezze dei tempi e della
semplificazione di un protocollo definitivo, in quanto non c’è più
tempo; lo chiedono le imprese, i professionisti del mercato mondiale del
turismo, i clienti, i lavoratori sardi e le loro famiglie.
Le imprese della nautica e del turismo Sardegna