Dal momento dell’arrivo dell’emergenza Covid c’è stato uno stop che sta continuando e che rischia di creare problemi alla salute e all’incolumità dei cittadini altrettanto gravi rispetto a quelli creati dal Coronavirus. Ho chiesto all’assessore alla sanità di intervenire immediatamente facendomi portavoce delle numerosissime segnalazioni che sto ricevendo quotidianamente da parte di cittadini impossibilitati ad effettuare le visite specialistiche.” Lo afferma il consigliere regionale del gruppo consiliare Cambiamo! UDC Antonello Peru che ha sollevato il problema nell’ultima riunione della commissione sanità.
“C’è chi attende da oltre tre mesi per visite programmate che sono state rinviate ed ancora non si ha la possibilità di sapere quando potranno essere effettuate. I problemi riguardano anche gli esami del sangue e dunque ci sono pazienti con patologie oncologiche che hanno potuto effettuare terapie e visite ma hanno dovuto ricorrere ad ambulatori privati per poter effettuare i prelievi. E non si contano gli esempi anche di chi con sintomi preoccupanti si è sentito dire che non c’era la possibilità di effettuare i necessari approfondimenti. E come riportato da alcuni organi di informazione c’è anche chi sta pensando di rivolgersi alla magistratura.
Il blocco dell’attività riguarda anche tutta la diagnostica e la normale programmazione ospedaliera. Non c’è bisogno di spiegare quali conseguenze possa avere un perdurante stop delle visite soprattutto quando si tratta di patologie gravi. Ho detto più di una volta già da prima dell’arrivo dell’emergenza Covid che bisognava fare di tutto perché negli ospedali potesse essere garantita la normale attività dei reparti. Se in piena emergenza era comprensibile che ci fosse un rallentamento delle visite specialistiche e degli esami diagnostici ora bisogna che il sistema ritorni a regime nel più breve tempo possibile.
Chiedo dunque – ha concluso Peru – che l’assessore e i vertici dell’ATS intervengano sia a Sassari che in tutte le altre aziende nelle quali l’attività è stata bloccata. I cittadini non possono più accettare una situazione di ulteriore emergenza come quella che si sta vivendo anche adesso e non solo a causa del Coronavirus.